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La fusione Wind-3 e l’arrivo degli stranieri sul mercato italiano

La Fusione Wind-3 rappresenta un motore per il settore telefonia, grazie anche all’arrivo della cinese Zte e della francese Iliad C’è qualcosa che la fusione Wind-3 porta sicuramente in Italia: due aziende straniere. Una, Iliad, che si propone come concorrente per il settore telefonia e una ZTE, che dovrebbe costruire la nuova rete mobile per…

La Fusione Wind-3 rappresenta un motore per il settore telefonia, grazie anche all’arrivo della cinese Zte e della francese Iliad

C’è qualcosa che la fusione Wind-3 porta sicuramente in Italia: due aziende straniere. Una, Iliad, che si propone come concorrente per il settore telefonia e una ZTE, che dovrebbe costruire la nuova rete mobile per la newco. La fusione tra le due aziende, dunque, cambierà (non poco) il mercato del BelPaese. Proviamo a capire meglio come.

Fusione Wind-3: alla newco primato per market share

Partiamo dai numeri della fusione. Wind e 3, insieme, secondo gli ultimi dati diffusi da Agcom e riferiti a settembre 2016, detengono il primato per market share nella telefonia mobile. La newco, guidata da Maximo Ibarra, infatti, vanta una quota pari al 33,1%. Segue, Tim con il 30,3% di Tim e Vodafone, con il 29,2%.

Diversa, invece, la situazione se si tratta di telefonia fissa: se è vero che la nuova compagnia può contare sulle attività di Infostrada e avere una buona presenza anche in questo settore, è vero anche la sua quota di mercato (13,4%) è ancora lontana da quella di Telecom Italia (56,2%). Anche nel broadband Wind, con il 15,2% di quota di mercato, è immediatamente dietro al battistrada Telecom (46%).

Le nuove strategie di Wind-3

IliadSe i numeri ci sono e sono importanti, è anche vero che per continuare ad attrarre clienti e a crescere, il nuovo gruppo deve mettere in campo importanti strategie per il miglioramento della sua rete. Ed è per questo che in Italia arriverà ad operare Zte, azienda cinese con sede a Shenzhen che progetta e produce dispositivi e sistemi di telecomunicazione.

La società cinese si è aggiudicata la gara per la ricostruzione della rete mobile Wind-3 con una commessa da 900 milioni, battendo Ericsson e Huawei. Grazie all’intervento di Zte, Wind e 3 avranno l’intera rete realizzata e gestita da un solo fornitore. L’operazione dovrebbe anche portare all’assunzione di 2500 nuovi dipendenti.

Iliad: le prime offerte arriveranno nel 2017

L’altro straniero che entra in Italia è Iliad, la compagnia guidata da Xavier Niel e che, grazie alle offerte Free, ha conquistato il mercato francese. L’entrata di un quarto operatore, come scritto più volte, è obbligatoria: solo grazie ad Iliad, infatti, non viene alterato il numero di operatori concorrenti nel settore e solo grazie al suo ingresso, la Commissione Antitrust Ue ha dato via liber alla fusione Wind-3.

Insomma, la nascita della nuova compagnia rappresenta un motore per il settore, che vede appunto l’arrivo sia di Zte che di Iliad.

Ma quando Iliad farà la sua prima offerta sul mercato? La francese potrebbe lanciare la sua prima offerta già a metà 2017, sfruttando l’accordo di roaming preso con Wind e 3, anche se verrà in possesso di  tutti gli asset e le torri acquistati dalle due compagnie di telecomunicazioni solo tra tre anni.

Iliad, comunque, ha già messo piede in Italia. Xavier Niel ha aperto a Roma due società: Iliad Holding e Iliad Italia, che saranno impegnate nell’installazione, nello sviluppo e nella gestione delle infrastrutture fisse e mobile, incluse stazioni radio, antenne, collegamenti per comunicazioni, con l’obiettivo di fornire, gestire e commercializzare servizi di comunicazione senza restrizione di natura territoriale. Le due compagnie, Iliad Holding e Iliad Italia, si riservano, anche di operare in attività connesse e strumentali, incluse attività editoriali, pubblicitarie, di information technology, online e multimediali e in generale attività commerciali, finanziarie e immobiliari.

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