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Huawei

Huawei scalza Apple: la cinese ha venduto più smartphone della Mela Morsicata

Battuta di arresto per l’azienda di Cupertino, che si posiziona al terzo posto per il numero di apparecchi venduti. Cresce Huawei, ma leadership rimane sempre nella mani di Samsung   Huawei, il colosso cinese della tecnologia, questa volta ha preso la rincorsa togliendo il secondo posto alla Apple. Anche se mancano i dati di agosto,…

Battuta di arresto per l’azienda di Cupertino, che si posiziona al terzo posto per il numero di apparecchi venduti. Cresce Huawei, ma leadership rimane sempre nella mani di Samsung

 

Huawei, il colosso cinese della tecnologia, questa volta ha preso la rincorsa togliendo il secondo posto alla Apple. Anche se mancano i dati di agosto, Huawei, ad oggi, è il secondo produttore mondiale di smartphone, dietro solamente a Samsung. Almeno stando alle rivelazioni della società di analisi Counterpoint Research, secondo cui Huawei ha superato la società californiana dal mese di maggio fino a luglio.

Qualche numero

guerra apple-samsungA giugno la quota di mercato globale del marchio cinese ha raggiunto il 12%, mentre la Apple non è andata oltre il 9%. A luglio l’azienda di Cupertino ha registrato una lieve risalita, ma non tale da assicurarle la rimonta. Questi dati non sembrerebbero preoccupare il colosso americano. Infatti è previsto per il prossimo 12 settembre l’uscita dell’ultimo figlio in casa Apple: il nuovo iPhone 8. E questo dovrebbe permettere una risalita nonostante i costi sempre molti alti degli ultimi nati in casa.

Dobbiamo anche dire, che confrontando i singoli dispositivi, iPhone 7 e 7 Plus sono sempre gli smartphone più venduti al mondo. Il successo di Huawei va ricercato nei grandi investimenti in ricerca e sviluppo, oltre ad una serie di smartphone molto ricercati dal punto di vista del design, delle prestazioni e del prezzo.

L’azienda cinese ad IFA 2017 di Berlino ha presentato la sua nuova visione dei processori per device mobile, capaci di utilizzare calcoli neurali per implementare l’Intelligenza artificiale.

Questo processore amplia non solo le potenzialità lavorative per l’azienda e dunque per i suoi futuri smartphone ma soprattutto rivoluziona il fine del processore, in linea con la visione molto futuristica dell’azienda

 

iPhone: Apple scommette sull’India

Apple scommette sull’India, spostando nel Paese asiatico parte della produzione. La Mela Morsicata ha un piano ben preciso: conquistare il mercato dell’India: quello del Paese dovrebbe essere il mercato degli smartphone più attivo nei prossimi anni, con una crescita rapida, mentre si attenuano le vendite in Usa e Cina.

Trovare nuovi mercati e nuove vie di business è una necessità per la casa di Cupertino, che fa i conti con un mercato saturo e con l’inevitabile diminuzione delle vendite.

appleNonostante il suo successo globale, Apple ha un ruolo secondario in India: i suoi telefoni sono troppo costosi per i consumatori locali. Apple detiene circa il 2 per cento del mercato indiano, una percentuale troppo piccola in un Paese dove sono attese circa 500 milioni di vendite smartphone per essere venduti nei prossimi anni. Samsung Electronics Co. e il player locale Micromax Informatics Ltd. sono i leader del mercato.

Apple: alla ricerca di un nuovo gadget rivoluzionario

Per risanare i conti, in generale, invece, Apple punta sui dispositivi indossabili come prossimo oggett cult. Il gigante tecnologico, dopo aver fatto registrare nel corso del 2016, il primo calo di utili della sua storia, è alla ricerca di un device che possa emulare lo stesso successo del melafonino.

Ad anticipare i piani della casa di Cupertino è Bloomberg, che scrive che Apple starebbe testando degli occhiali che collegati via wireless a un dispositivo iOS, mostrerebbero immagini e altre informazioni in realtà aumentata. Il progetto è ancora in fase esplorativa: Apple non avrebbe confermato le indiscrezioni, ma fonti vicine all’affare, che preferiscono restare anonime, hanno sostenuto che la casa di Cupertino sta cercando nuove strade per aumentare gli utili.

Non solo. A confermare le indiscrezioni anche il fatto che Apple abbia già avviato degli ordini di test con alcuni fornitori, per la produzione di “piccole quantità” di speciali display trasparenti, da utilizzare per gli smart glasses. 

Smartphone, nessuna caratteristica per un rapporto a lungo termine

Sono in tanti a pensare allo smartphone come ad un oggetto rivoluzionario. Ed in parte lo è: piccolo ma potente, ci consente di gestire un numero sempre maggiore di attività quotidiane. E grazie a e telecamere e sensori GPS, ci permette di utilizzare app come Facebook, Snapchat e Uber.

Diciamocelo, se scompariranno è solo per colpa delle loro stesse caratteristiche. Dobbiamo ricordarci di prenderli con noi, sono gadget non indossabili e, soprattutto, la loro sopravvivenza quotidiana è legata ad una batteria che si scarica pochi minuti prima di un appuntamento telefonico importante o nel mentre la tua cara auto si ferma nel bel mezzo di una strada deserta e poco trafficata.

Non ci sono le basi, dunque, perchè lo smartphone resti a lungo un gadget a cui possiamo fare affidamento per un lungo periodo.

Addio agli smartphone, entro 5 anni

realtà aumentataC’è chi, in realtà, ha già messo un limite temporale alla vita de telefoni intelligenti. Tra 5 anni andranno in pensione, per volere di intelligenza artificiale e cuffie per la realtà aumentata. Saranno queste due nuove tecnologie ad offrirci la intrattenimento, applicazioni e servizi. Ne sono convinti gli esperti intervistati da Ericsson per lo studio “10 Hot Consumer trends for 2016”.

Se è vero, comunque, che l’innovazione è anche vero che cinque anni sembrano ancora troppo pochi per questa grande rivoluzione. E, ancora, se predirne la morte definitiva è prematuro (così come lo è predire l’addio a PC, televisioni e radio), è anche vero che Microsoft, Facebook, Amazon e i grandi guru della tecnologia, come Elon Musk, stanno costruendo un futuro in cui l’utilizzo dello smartphone non sarà più necessario.

Cosa sostituirà lo smartphone?

L’intelligenza artificiale e la realtà virtuale. L’85% degli intervistati dello studio a firma Ericsson, infatti, è convinto che grazie alle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale in un futuro molto prossimo avremo a che fare con assistenti elettronici indossabili e con sensori interni misureranno il nostro benessere e migliorare la nostra vista, udito e la memoria.

Intervista a parte, c’è da dire che il mondo sta andando verso questa direzione. Anche gli smartphone, in fondo, stanno provando ad adeguarsi. Si pensi al nuovo Samsumg Galaxi 8 che vanta la presenza di Bixby, un nuovo assistente virtuale che in futuro ci permetterà di controllare ogni singola funzione e app con solo la voce. Anche il prossimo iPhone, almeno secondi indiscrezioni, avrà gli aggiornamenti per l’assistente Siri. E poi c’è Amazon Echo, c’è il robot Sophia e i giochi in realtà virtuale che ci permettono di vivere a pieno ( e in modo realistico) l’esperienza che ci propongo i videogames.

 

 

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