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Fintech: ecco l’app che ci aiuta a risparmiare

Oval Money, una startup del Fintech, ha dato vita ad un’app salvadanaio che ci aiuta a gestire le spese, a mettere i soldi da parte e ad ottenere piccoli prestiti Un personal trainer del portafoglio, tascabile, che ci aiuta a risparmiare e mettere da parte qualche spiccio. Parliamo di Oval Money una startup del Fintech…

Oval Money, una startup del Fintech, ha dato vita ad un’app salvadanaio che ci aiuta a gestire le spese, a mettere i soldi da parte e ad ottenere piccoli prestiti

Un personal trainer del portafoglio, tascabile, che ci aiuta a risparmiare e mettere da parte qualche spiccio. Parliamo di Oval Money una startup del Fintech che ha dato vita ad un’app che monitora le nostre spese.

Il nuovo prodotto del Fintech è collegato al conto corrente bancario e alla carta credito e, come si legge nella presentazione della startup, si propone di dare aggiornamenti e statistiche in tempo reale sulle abitudini di spesa dell’utente, aiutandolo anche a risparmiare e gestire le spese. Non solo. L’app è anche un salvadanaio: tutti gli spicci del ‘resto’ virtuale di ogni transazione vengono infatti messi da parte.

Gli utenti di Oval Money avranno anche la possibilità di chiedere dei piccoli prestiti peer-to-peer ad altri utenti Oval Money per emergenze, donazioni, regali o altre necessità, con l’impegno di restituire la somma con micropagamenti giornalieri. A guidare la startup, fondata a ottobre 2015 e con sede a Londra, nel ruolo di ceo, è Benedetta Arese Lucini, ex general manager di Uber Italia; mentre Claudio Bedino è Chief operating officer.

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Fintech: le startup in Italia

A puntare sul fintech non è solo l’estero. Anche l’Italia ha ben compreso il potenziale della finanza tecnologica. Lo dimostrano i numeri evidenziati da Roberto Ferrari, direttore generale di CheBanca. L’Italia conta, ad oggi, 115 startup attive nel fintech ( non si fa però riferimento alle piattaforme di lending o di altre forme di finanziamento).

Nel 2015 le iniziative imprenditoriali italiane del settore hanno ottenuto fondi per 33,6 milioni di euro, molti di più dei 7,5 milioni incassati nel 2014. Una crescita enorme, svelata da un’indagine condotta sul database fintech di StartupItalia.

Sempre secondo l’indagine, il 16% delle imprese giovanili è impegnato in servizi bancari, il 12% sui pagamenti, il 9% si occupa di e-commerce, e il 4% si concentra sulla sicurezza. Quasi metà delle startup fintech (45%) si occupa di crowdfunding Sono concentrate tutte nel Nord Italia, con la Lombardia che ne conta addirittura 42.

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