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Credito Valtellinese Credit Agricole

Che cosa combinerà il Crédit Agricole con CariRimini, CariCesena e San Miniato

L’articolo di Claudia Cervini, giornalista di Mf/Milano Finanza, sull’integrazione delle tre Casse nel Credit Agricole Ampliare la gamma di prodotti delle Casse di risparmio di Rimini, Cesena e San Miniato e rendere il servizio multicanale; creare le condizioni affinché le strutture abbiano adeguati livelli di produttività e redditività; realizzare sinergie di costo e ricavo; rafforzare…

Ampliare la gamma di prodotti delle Casse di risparmio di Rimini, Cesena e San Miniato e rendere il servizio multicanale; creare le condizioni affinché le strutture abbiano adeguati livelli di produttività e redditività; realizzare sinergie di costo e ricavo; rafforzare il presidio del rischio; semplificare i processi decisionali. In una lettera di sei pagine inviata da Crédit Agricole Italia inviata alle segreterie di coordinamento dei sindacati e all’Abi, che MF-DowJones ha consultato, emergono le motivazioni del salvataggio e i primi passi per il rilancio delle tre casse messe in sicurezza dal colosso francese, ribattezzate Banche Fellini. «La situazione economica e organizzativa delle Banche Fellini necessita di ulteriori e immediati interventi organizzativi, commerciali e societari volti alla piena integrazione nel gruppo Crédit Agricole e al ripristino di una condizione di redditività sostenibile nel tempo e di produttività adeguata agli standard di mercato», si legge nella lettera inviata alla vigilia dell’avvio della procedura di integrazione e riorganizzazione delle tre casse. «In questa prospettiva è stato deliberato un piano di integrazione che prevede sia l’estensione del modello commerciale del Gruppo Crédit Agricole alle Banche Fellini sia la progressiva integrazione societaria e informatica delle medesime aziende in Crédit Agricole Cariparma».

GLI OBIETTIVI

L’obiettivo è rendere omogenei la struttura della rete commerciale, il modello di servizio, i prodotti offerti alla clientela e la metodologia commerciale delle tre casse con quelli del gruppo Crédit Agricole. In particolare, il modello distributivo del gruppo bancario guidato in Italia dall’amministratore delegato Giampiero Maioli si articola in quattro canali: Retail, Banca d’Impresa, Private e Consulenti Finanziari. Elemento distintivo del modello di servizio è la portafogliazione della clientela sulla base di parametri economici che consentono una gestione proattiva del cliente. Tale soluzione organizzativa comporta l’identificazione di ruoli cui viene assegnato uno specifico portafoglio di clientela (gestore affari, premium, famiglie, gestore pmi e mid, gestore private e consulente finanziario). Il 2 maggio quindi nelle Casse di risparmio di Cesena e Rimini saranno introdotti i sistemi di segmentazione e portafogliazione impiegati dal gruppo francese nei canali Retail, Banca d’Impresa e Private. Per la cassa di San Miniato, dove già c’è una segmentazione della clientela, sarà realizzata un’attività fine tuning dei portafogli.

L’INTEGRAZIONE

Va ricordato che nell’ambito del progetto di integrazione è stata altresì deliberata una razionalizzazione delle filiali per eliminare sovrapposizioni. Le risorse attive in tali filiali «saranno prevalentemente ricollocate in analoghe strutture della rete commerciale; mentre ulteriori interventi di razionalizzazione della rete saranno affrontati nel corso in ulteriori procedure di confronto», si legge nella lettera.

I SISTEMI INFORMATIVI

Parallelamente la migrazione dei sistemi informativi del gruppo Crédit Agricole alle Banche Fellini avverrà con i seguenti obiettivi: disporre di un unico sistema informativo utile sia per le attività della rete commerciale che per quelle della direzione generale; ottenere sinergie di costo derivanti dall’eliminazione dei cloni; ridurre i rischi operativi conseguenti alla gestione di diversi sistemi informativi. La fusione per incorporazione in Crédit Agricole Cariparma di San Miniato, Cesena e Rimini «è già stata deliberata dagli organismi societari e permetterà di migliorare il livello di servizio offerto, di aumentare i livelli di efficienza operativa e organizzativa e di ottenere significative sinergie». A livello organizzativo queste fusioni comporteranno, oltre ad alcune ricadute sulla rete commerciale, il venir meno delle strutture di Direzione Centrale delle Banche Fellini, le cui attività saranno svolte dalle omologhe strutture di Crédit Agricole-Cariparma.

I DIPENDENTI

Complessivamente i dipendenti delle tre casse a fine 2017 erano 1.931 (534 quelli di San Miniato, 797 quelli di Cesena e 600 quelli di Rimini). Crédit Agricole specifica nella lettera che il rapporto di lavoro del personale delle tre Banche Fellini proseguirà senza soluzione di continuità. «Al fine di attenuare l’impatto delle ricadute che il processo di integrazione determina» il gruppo intende «affrontare il tema del riequilibrio territoriale degli organici anche definendo soluzioni di carattere transitorio; accedendo a forme di flessibilità utili a preservare l’occupazione, con l’adibizione a nuovi e differenti ruoli e con interventi di formazione volti alla riqualificazione e riconversione del personale». Oggi a Parma i sindacati incontreranno i vertici del gruppo bancario per discutere di questa rilevante procedura.

(articolo tratto da Mf/Milano Finanza)
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