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Come ricostruire l’immobiliare. Il manifesto (elettorale) di Confedilizia

Che cosa c’è scritto nelle proposte suggerite da Confedilizia presieduta da Giorgio Spaziani Testa al futuro governo per far ripartire le compravendite in Italia dopo la crisi Una forte riduzione della componente patrimoniale per rilanciare il settore immobiliare in Italia. E’ questa la prima delle dieci proposte suggerite da Confedilizia al futuro governo per far ripartire…

Una forte riduzione della componente patrimoniale per rilanciare il settore immobiliare in Italia. E’ questa la prima delle dieci proposte suggerite da Confedilizia al futuro governo per far ripartire le compravendite in Italia dopo la crisi. Un manifesto da sottoporre alle forze politiche in vista delle prossime elezioni del 4 marzo. Confedilizia, Finco, Fiaip, Aspesi, Confassociazioni immobiliare, Gesticond, Adsi e altre associazioni chiedono alla politica un’inversione di tendenza sia dal punto di vista fiscale che normativo.

I 10 PUNTI PER IL RILANCIO

Ecco in sintesi i 10 punti del manifesto presentato da Confedilizia; riduzione della pressione fiscale sul comparto immobiliare; sviluppo e rilancio dell’investimento immobiliare da destinare alla locazione da parte di gestori professionali; estensione della cedolare secca a tutti i contratti di locazione; garanzia per il locatore di rientrare in possesso dell’immobile in tempi certi; liberalizzazione delle locazioni commerciali; stabilizzazione per gli incentivi di manutenzione e riqualificazione; misure di stimolo e sostegno alla rigenerazione urbana; incentivi fiscali per le permute immobiliari, sviluppo del turismo attraverso la proprietò immobiliare privata; istituzione all’interno del governo di una cabina di regia per lo sviluppo immobiliare, la casa e l’edilizia.

LE PAROLE DI SPAZIANI TESTA

“La componente patrimoniale è quella che è stata maggiormente colpita negli ultimi anni a partire dalla manovra del 2011”, ha spiegato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, nel presentare il manifesto delle proposte. Componente rappresentata “oggi da Imu e Tasi che rispetto all’ Ici del 2011 è superiore di più di 10 miliardi, dai 9 del 2011 ai 21 attuali, passando per i 25 degli anni scorsi”, ha illustrato il presidente di Confedilizia, sottolineando che in Italia “l’edilizia resta l’ unico settore in crisi in un periodo di crescita: le compravendite non si sono ancora riprese”.

LE ATTESE DI CONFEDILIZIA

Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, ha avvertito sulla necessità di far lavorare il comparto: “Serve che la politica comprenda l’esistenza di un settore dell’economia come il nostro. L’immobiliare – se viene lasciato libero di operare – fa bene al paese. Basterebbe lasciarlo lavorare. L’Istat ci dice che non si muove l’edilizia, né gli interventi di manutenzione, mentre le compravendite non riprendono”.

LE PREMESSE DEL MANIFESTO

“Il carico tributario – si legge nel manifesto – è arrivato a 50 miliardi l’anno. E’ indispensabile ridurre questo vero e proprio macigno fiscale, iniziando dalla sua componente patrimoniale passata dai 9 miliardi del 2011 con l’Ici ai 21 del 2017 con Imu e Tasi”.

AVANTI CON LA LIBERALIZZAZIONE

La liberalizzazione delle locazioni commerciali, proposta inserita nel manifesto, è stata così spiegata da Spaziani Testa: “Non ha alcun senso, nel 2017, avere contratti con durata di 12 o 18 anni. Bisogna garantire l’incontro fra domanda e offerta: le regole contrattuali non lo consentono. Lo Stato non può sapere quando è più facile gestire una localizzazione”.

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