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Vivendi-Mediaset

Accordo (e guerra) Vivendi-Mediaset: facciamo il punto

Nessun accordo Vivendi-Mediaset e la tv del Biscione porta in tribunale la francese chiedendo il 3,5% di titoli della società  La possibilità di un nuovo accordo tra Vivendi e Mediaset, lascia spazio, in queste ore, ad una guerra in tribunale tra le due aziende Media. La tv del Biscione ha depositato la richiesta di sequestro…

Nessun accordo Vivendi-Mediaset e la tv del Biscione porta in tribunale la francese chiedendo il 3,5% di titoli della società 

La possibilità di un nuovo accordo tra Vivendi e Mediaset, lascia spazio, in queste ore, ad una guerra in tribunale tra le due aziende Media. La tv del Biscione ha depositato la richiesta di sequestro di azioni per il 3,5% di titoli della società francese, quello che avrebbe dovuto trasferire in cambio di Premium. Si apre nella saga Vivendi-Mediaset un nuovo capitolo. Ma andiamo per gradi e ripercorriamo tutta la storia.

Il primo accordo Vivendi-Mediaset

L’accordo Vivendi-Mediaset  di aprile 2016 parlava di uno scambio azionario di un pacchetto del 3,5% del capitale e della vendita della quota del Biscione nella pay-tv Mediaset Premium (l’89% della pay-tv, mentre il restante 11% acquistato dagli spagnoli di Telefonica sarebbe arrivato in un secondo momento).

Vivendi-Mediaset: l’accordo salta. E ad agosto arriva la nuova proposta

Dopo aver analizzato il business plan di Mediaset Premium (che secondo la francese si basava “su ipotesi irrealistiche” nel fissare al 2018 il limite per il ritorno all’equilibrio operativo), Vivendi ha fatto marcia indietro, proponendo un nuovo accordo.

Vivendi - MediasetLa nuova proposta fatta da Vivendi, però, cambiava non poco le carte in tavola, riducendo drasticamente l’impegno francese sulla pay-tv italiana. Vivendi avrebbe confermato lo scambio del 3,5% del capitale di Vivendi e del 3,5% del capitale di Mediaset, ma aveva proposto di acquistare soltanto il 20% del capitale di Mediaset Premium e di arrivare a detenere in tre anni circa il 15% del capitale di Mediaset attraverso un prestito obbligazionario convertibile. La tv del Biscione non ci sta e rifiuta di siglare il nuovo accordo.

Ed ora?

Nei mesi scorsi si sono rincorse le voci di un possibile nuovo accordo. Solo qualche giorno fa, Le Monde scriveva che Vivendi era ottimista e che presto avrebbe portato sul tavolo Mediaset una nuova controproposta. C’è chi vociferava anche la possibilità di un terzo soggetto che avrebbe, insieme alla società francese, rilevato Premium.

Ma appunto, si tratta di voci. Ed ad oggi, quel che è certo è che Vivendi non ha fatto nessun altra proposta a Mediaset e che la tv del Biscione è pronta a portare la società di Bollorè in tribunale. La volontà di far guerra legale a Vivendi era già stata espressa nei mesi scorsi, il fatto che la francese non abbia rispettato l’accordo è un duro colpo (economico) per la pay tv italiana: già a metà agosto, infatti, Mediaset aveva agito insieme a Fininvest per richiedere i danni.

Ora la pay tv italiana chiede la procedura d’urgenza, e ottiene la fissazione di un udienza cautelare per l’8 novembre. Il Giudice dovrà valutare il sequestro del 3,5% di azioni Vivendi, stesse azioni che i francesi avrebbero dovuto trasferire in cambio dell’acquisizione del 100% di Mediaset Premium.

Accordo Mediaset-Vivendi: c’è chi ci crede ancora

Le speranze che si possa concludere un accordo tra Mediaset e Vivendi, intanto, non svaniscono del tutto. Almeno tra gli analisti di di Mediobanca  Securities, per i quali la possibilità di un accordo “continua a rappresentare il nostro scenario base, anche se, come abbiamo recentemente detto, non c’è visibilità che qualcosa possa accadere nel breve termine”.

Mediaset fa i conti con la crisi

Mentre la vicenda giudiziaria va avanti e mentre si attendono novità da Vivendi, a Mediaset non resta che fare i conti con la crisi. La pay Tv sembrerebbe aver approvato un aumento di capitale in due tranche: una da 30 milioni di euro per la ricopertura delle perdite (100 milioni di euro nel primo trimestre) e l’altra da 111 milioni di euro da offrire a chi sarà socio quando l’aumento di capitale sarà deliberato.

“Si conferma che l’accordo con Vivendi  è importante per Mediaset  Premium, senza il quale si arriverebbe anche a una decisa revisione del business”, hanno commentato gli analisti di Equita.

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