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Lufthansa entrerà nel capitale Alitalia. Che cosa dice la lettera di Atlantia alle Ferrovie

Il governo prevede un nuovo prestito-ponte per salvare Alitalia e Atlantia svela in una lettera che Lufthansa è disposta anche a entrare nel capitale sociale della Nuova Alitalia (al posto di Delta?). Ecco le ultime novità

Il governo corre in soccorso di Alitalia con un altro prestito ponte e nel frattempo Lufthansa non solo è pronta a una partnership commerciale ma anche ad entrare nel capitale della Nuova Alitalia in fieri.

Sono queste le due novità salienti sul dossier Alitalia. Ecco tutti i dettagli.

Il governo ha deciso di concedere ad Alitalia un ulteriore prestito ponte di 350 milioni di euro per la durata di sei mesi per “indilazionabili esigenze gestionali”. E’ quanto si legge in una bozza aggiornata del decreto fiscale datata 17 ottobre e approvato salvo intese all’alba di ieri.

Con questo sollievo finanziario i candidati soci – Ferrovie, Atlantia e Delta – non avranno più remore a salire a bordo della compagnia di bandiera?

Ma nel frattempo si profilano nuove tensioni fra Delta e Lufthansa, visto quanto si svela in un documento di Atlantia, alla testa del gruppo Benetton che controlla anche la società Autostrade per l’Italia.

Il documento in questione è la una Nota di sintesi allegata alla lettera di Atlantia e indirizzata al vertice di Ferrovie, il gruppo guidato da Gianfranco Battisti.

Nella missiva il dg di Atlantia, Giancarlo Guenzi. I due partner rimarcano che «nonostante gli sforzi profusi», essi non possono spingersi oltre l’auspicio di presentare un’offerta finale, subordinatamente ad alcune condizioni, tra cui l’individuazione del partner industriale. Ed è questo uno dei punti ancora aperti che rilancia Lufthansa.

«Apprezziamo il concreto interesse espresso da Lufthansa, attraverso la lettera da voi (Fs, ndr) inoltrataci», si legge nella lettera di tre pagine di Guenzi, «a partecipare al progetto di rilancio della nuova Alitalia, sulla base di una forte, integrata ed ampia partnership commerciale».

Guenzi ritiene «necessario che tale interesse si trasformi in un impegno in equity». Ma Atlantia punta molto sui tedeschi. «Poiché Lufthansa ha evidenziato la capacità di finalizzare le discussioni in tempi brevi – prosegue il dg – siamo dell’opinione che questa prospettiva debba essere seriamente e congiuntamente analizzata e approfondita».

Il manager del gruppo dei Benetton fa riferimento all’incontro con Harry Hohmeister, chief commercial officer il 14 ottobre: «È emersa chiara la disponibilità da parte di Lufthansa a intervenire, oltre che con uno sforzo commerciale e di management, anche con una quota di equity tale da consentire il raggiungimento di una maggioranza privata nel consorzio».

Atlantia auspica che «i commissari siano messi in condizione di beneficiare di tutte le misure normative ed economiche fino al closing per garantire la piena operatività».

Nel dossier composto dai documenti di Ferrovie e dalla lettera di Atlantia si chiariscono di fatto le ragioni della decisione dei due candidati azionisti della nuova cordata di Alitalia con il Tesoro di chiedere una proroga alla presentazione dell’offerta per la compagnia.

I due partner – sottolinea il Messaggero – rimarcano che «nonostante gli sforzi profusi», essi non possono spingersi oltre l’auspicio di presentare un’offerta finale, subordinatamente ad alcune condizioni, tra cui l’individuazione del partner industriale. Ed è questo uno dei punti ancora aperti che rilancia Lufthansa.

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