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Fca

Le nozze Fca-Renault in 9 punti (e un paio di incognite secondo Forchielli e Ruggeri)

Come sarà il nuovo gruppo frutto del matrimonio fra Fca e Renault. Dove sarà la sede. Gli intrecci azionari. I dividendi extra per Fca. Sinergie e sovrapposizioni. Tutti i dettagli e gli scenari sulla nuova Casa automobilistica che avrà una capogruppo olandese

 

COME SARA’ IL NUOVO GRUPPO FCA-RENAULT

Secondo quanto si legge dal comunicato stampa diffuso da Fca, la nuova società sarà detenuta per il 50% dagli azionisti di Fca e per l’altro 50% da quelli di Groupe Renault. In questo quadro, la governance sarà paritetica, con una maggioranza di consiglieri indipendenti. Oltre a ciò, tutti gli azionisti potrebbero acquisire diritti di voto (loyality voting rights) in un sistema di loyality. (qui l’approfondimento completo di Start Magazine)

FUSIONE TRA UGUALI

Il piano prevede la fusione tra eguali, ha sottolineato Ugo Bertone su Start Magazine: Fca, che capitalizza (18 miliardi circa), dovrà perciò procedere ad un dividendo straordinario per avvicinarsi al valore borsistico di Renault (15 miliardi circa). Resta da vedere il peso specifico che avrà lo Stato francese che ora è azionista di Renault.

IL FUTURO CDA DI FCA-RENAULT

Le nozze tra Fca e Groupe Renault verrebbero effettuato come fusione sotto una capogruppo olandese. Il consiglio di amministrazione sarebbe composto da 11 membri: di questi, la maggioranza saranno indipendenti e le due società avrebbero un numero uguale di consiglieri, 4 a testa. Infine, un consigliere verrà attribuito a Nissan.

LA SEDE IN OLANDA PER IL NASCENTE GRUPPO FCA-RENAULT

La società capogruppo avrà sede in Olanda e sarà quotata a Borsa Italiana, all’Euronext di Parigi e al New York Stock Exchange. Oltre a questo, la fusione produrrebbe la quarta società in Nord America, la seconda in EMEA e la prima in America Latina.

I DIVIDENDI EXTRA PER GLI AZIONISTI DI FCA

Per attenuare la disparità di valori nel mercato azionario, agli azionisti di Fca verrebbe riconosciuto un dividendi extra per un totale di 2,5 miliardi di euro, ha sottolineato Money.it: oltre a questo, i detentori di azioni della società guidata da Mike Manley riceverebbero le azioni Comau o, se lo spin-off di quest’ultima azienda non dovesse avere luogo, vi sarebbe un dividendo aggiuntivo di 250 milioni di euro. Al momento infatti, la capitalizzazione di Fca è di 17.752,76 milioni di euro, mentre quella di Renault è di 16.959,7 milioni di euro.

FATTORI POSITIVI PER EXOR

La fusione tra Fca e Renault – secondo Mf/Milano Finanza – “ha diversi punti positivi per Exor, tra cui l’incasso aggiuntivo e la diluizione dell’esposizione nell’auto all’interno di un gruppo nettamente più grande e preparato per le sfide del settore elettrico e della guida autonoma. Exor tratta a circa il 29% di sconto sul net asset value”.

SINERGIE E CONVERGENZE

Grazie alla convergenza delle piattaforme, al consolidamento degli investimenti nei sistemi di propulsione ed elettrificazione e dalle economie di scala, le sinergie di questa fusione sarebbero superiori ai 5 miliardi di euro, ha sottolineato in una nota Fca. È previsto il raggiungimento delle sinergie entro la fine del sesto anno dopo la chiusura dell’operazione. Nello specifico, contando i 3-4 miliardi di euro di costi di implementazione cumulativi, le sinergie produrrebbero un flusso di cassa positivo dal secondo anno in poi.

LA COMPLEMENTARIETA’

Tra Fca e Renault sarà creato uno dei più grandi poli al mondo in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia, e venderebbe (su base annua) 8,7 milioni di veicoli. La società sarebbe uno dei leader mondiali nelle tecnologie EV e nei marchi premium, nei Suv, nei pickup e nei veicoli commerciali. Verrebbero quindi coperti tutti i segmenti chiave di mercato, secondo gli analisti del settore.

LE SOVRAPPOSIZIONI FCA E RENAULT

Tuttavia, non mancano alcune criticità che potrebbero impedire un eventuale accordo tra Fca e Renault. Innanzitutto, nota Mediobanca, Fca e Renault hanno una forte sovrapposizione in termini di capacità produttiva in Europa (Renault ha 20 stabilimenti in Europa, 14 solo in Francia, mentre Fca ha 40 impianti in Europa e 27 in Italia). Il risparmio sui costi potrebbe influire su alcune chiusure di impianti che potrebbero essere difficili da raggiungere. Per questo ieri il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, in un intervento su Start Magazine ha auspicato chiarezza per gli stabilimenti italiani.

LE RASSICURAZIONI DI ELKANN

“Come avete visto dalle nostre dichiarazioni non c’è nessun impatto, non ci sono chiusure di stabilimento. Al contrario, tutti i Paesi e l’Italia, il nostro Paese, avranno dei grandi benefici se questa opportunità andrà avanti”, ha detto oggi il presidente di Fca John Elkann, parlando a margine di una conferenza all’università Bocconi di Milano, commentando la proposta fatta da Fca a Renault per una fusione al 50%.

CHI COMANDERA’ DAVVERO NEL GRUPPO FCA-RENAULT?

Gli osservatori comunque si chiedono chi comanderà davvero dal punto di vista operativo il futuro. C’è chi, come Mf/Milano Finanza, ritiene probabile che alla guida operativa possa andare un manager francese.

IL TWEET DELL’IMPRENDITORE ALBERTO FORCHIELLI:

IL TWEET DI RICCARDO RUGGERI, PER ANNI TOP MANAGER DEL GRUPPO FIAT

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