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Guida Autonoma

Google, Toyota e Ndivia, ecco quello che è successo dopo gli incidenti di Uber e Tesla

Mentre Toyota e Ndivia fermano i test, Waymo accelera e prova a guadagnare terreno, siglando partnership con Jaguar.  Articolo di Giusy Caretto L’auto a guida autonoma è sicura? Se qualche settimana fa, la risposta quasi unanime sarebbe stata “Sì”, oggi sono in tanti che nutrono dubbi. Due incidenti, uno di Uber e uno di Tesla,…

L’auto a guida autonoma è sicura? Se qualche settimana fa, la risposta quasi unanime sarebbe stata “Sì”, oggi sono in tanti che nutrono dubbi. Due incidenti, uno di Uber e uno di Tesla, hanno messo in subbuglio il settore, portando Uber, Toyota e Ndivia a fermare i test.

C’è chi, invece, come d’altronde ha sempre fatto, non si fa scoraggiare e continua per la sua strada: parliamo di Waymo (Google) che si allea con Jaguar.

L’INCIDENTE DI UBER

Domenica 18 marzo 2017, un veicolo sportivo Volvo XC90, equipaggiato con il sistema di guida autonoma di Uber e con a bordo un autista che sarebbe dovuto intervenire in caso di emergenza, ha colpito e ucciso una donna, la signora Herzberg, che camminava con la sua bicicletta in una strada di Tempe, in Arizona.
In base ai rilievi delle autorità, come spiegato dal portavoce della polizia di Tempe, Ronald Elcock, la vettura si muoveva a circa 40 miglia all’ora (65km/h più o meno), non ci sarebbero segni di frenata e il conducente non sembra aver riportato alcuna ferita.

L’INCIDENTE DI TESLA

L’incidente con la vettura Tesla è avvenuto la settimana scorsa nei pressi di Mountain View in California e ha causato la morte di un uomo di 38 anni alla guida di una Tesla Model X, acquistata nel 2017. La vettura è finita contro una barriera autostradale e successivamente è andata a fuoco. Non è chiaro, però, se il sistema di guida semi autonomo di cui sono dotate le auto Tesla fosse in uso al momento dell’impatto.

Tesla, provando a trovare una giustificazione a quanto accaduto, ha affermato in un lungo post sul suo blog che “il motivo per cui questo incidente è stato così grave è che l’attenuatore, una barriera di sicurezza stradale progettata per ridurre l’impatto in un divisorio di corsia in cemento, era stato rimosso o schiacciato in un precedente incidente senza essere sostituito”.

UBER SOSPENDE I TEST

Nonostante le prime indagini sembrano scagionare la vettura a guida autonoma di Uber, L’azienda ha sospeso i test a Tempe, a Pittsburgh, San Francisco e Toronto. Mark Mitchell, sindaco di Tempe, ha definito la decisione di Uber un “passo responsabile”, come scrive The New York Times.

ANCHE TOYOTA E NDIVIA SOSPENDONO I TEST

A seguire la decisione di Uber, sono stati anche Toyota e Ndivia. Il portavoce della casa automobilitisca giapponese ha annunciato la decisione al Dallas Morning News, precisando tutti i test in corso al momento – in California e in Michigan – sono stati bloccati.
Con molta probabilità, ad influenzare le scelte di Toyota anche il fatto che il Toyota Research Institute, ovvero la società responsabile dello sviluppo di auto a guida autonoma, fosse in trattative proprio con Uber per acquistare la tecnologia dei veicoli autonomi.

“Abbiamo temporaneamente sospeso i test delle nostre auto a guida autonoma su strade pubbliche”, ha invece annunciato NDIVIA in nota ufficiale, “per poter imparare dall’incidente Uber. La nostra flotta globale di auto guidate manualmente per la raccolta dati continuerà invece ad operare”.

La società ha sospeso, in realtà, solo i test in proprio, mentre quelli legati alle collaborazioni con altre aziende proseguiranno come da programmi. Nvidia collabora con brand come Volvo, Toyota, Mercedes, Volkswagen, Audi, Tesla, Uber stessa e in totale oltre 370 aziende.

WAYMO E JAGUAR PRESENTANO AUTO A GUIDA AUTONOMA

C’è chi non si ferma, invece, anzi cerca di guadagnare terreno importante. E così che Waymo e Jaguar hanno siglato in queste ore una importante collaborazione: svilupperanno insieme il primo veicolo premium elettrico autonomo adibito a servizi di trasporto senza conducente di Waymo.

Jaguar dovrà fornire fino a 20.000 I-Pace a partire dal 2020 a Waymo nei primi due anni di produzione. Le vetture saranno disponibili per gli utenti in un futuro non troppo lontano. La Jaguar I-Pace a guida autonoma sarà presentata all’imminente Salone di New York.

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