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Fincantieri Egitto

Fremm all’Egitto, cosa (non) dicono Fincantieri e Marina

Tutti gli ultimi rumors sulla vendita in fieri di due Fremm di Fincantieri all'Egitto e gli approfondimenti di esperti ed analisti

Nessuna conferma e dunque nessuna smentita da parte di Fincantieri sulla vendita in fieri di due navi Fremm all’Egitto, come svelato da Start Magazine nei giorni scorsi dopo i lanci dell’agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore che ha dato conto dell’ok del cda di Cdp-Sace all’operazione di finanziamento e garanzia della vendita di due navi militari di Fincantieri (controllata da Cdp Industria) all’Egitto.

2 FREMM DI FINCANTIERI ALL’EGITTO. FATTI E RUMORS

Le indiscrezioni di Start Magazine sono state corroborate dalla testata specializzata nel settore Rivista Italiana Difesa (Rid). Ieri il direttore di Rid, Pietro Batacchi, ha scritto: “Al momento, a quanto risulta a Rid, la commessa per la fornitura di 2 fregate tipo Fremm all’Egitto sembra confermata, anche se non è ancora scontato che si finalizzi. Le navi in questione sarebbero la nona e la decima per la Marina Militare – SPARTACO SCHERGAT ed EMILIO BIANCHI, entrambe General Purpose – che verrebbero a questo punto trasferite alla Marina Egiziana. Fincantieri e la Marina Militare non hanno tuttavia confermato la notizia. Vedremo se e come la Marina Militare verrebbe compensata qualora la commessa dovesse effettivamente concretizzarsi. Un’ipotesi, che circola da tempo, potrebbe essere l’integrazione della flotta con l’acquisizione di 2 nuove Fremm in configurazione ASW (Anti Submarine Warfare) – visto anche l’esponenziale incremento della minaccia sottomarina nel Mediterraneo, e non solo – tenendo pure presente il fatto che la Marina Militare deve ancora esercitare l’opzione per gli ulteriori 3 PPA. Nessuna conferma ufficiale però a riguardo”.

CHE COSA DICONO GLI ESPERTI SULLE FREMM ALL’EGITTO

Ma che cosa dice la Marina?

Fonti anonime vicine al vertice della Marina Militare sottolineano che in molti, nella Forza Armata, non vedono di buon occhio l’operazione egiziana: non disconoscono la bontà dell’occasione di conquistare un’importante quota di mercato, altrimenti appannaggio dei francesi (da qui gli strepitii a Parigi e dintorni), ma sono preoccupati dall’avere due unità in meno anche perché le Fremm sono di fatto centrali per la Marina Militare.

Dunque cedere le ultime due navi significa privarsi di un progresso tecnologico acquisito e che costituisce un vantaggio tattico ed operativo, sottolinea un analista che chiede l’anonimato.

L’ANALISI DI GIANSIRACUSA SUL DOSSIER

Altri rumor di addetti ai lavori dicono che uno degli orientamenti sia di vendere la Fremm 8 (Marceglia) e la 10 (Bianchi), quest’ultima della sua versione “base”.

COME STREPITA LA FRANCIA DI MACRON PER LE FREMM DI FINCANTIERI ALL’EGITTO

In ambienti della Marina si conoscono già le eventuali “compensazioni” che la forza armata dovrebbe ottenere se la vendita si realizzasse: in cambio della cessione di due unità in configurazione GP (general purpose – utilizzi generali) si otterrebbero – come scritto dal direttore di Rid – due unità in configurazione ASW (Anti som warfare – antisommergibile). “Ma questa seconda configurazione è più costosa. Il problema è che potrebbero entrare in servizio tra circa 4 anni, lasciando la linea sguarnita di 2 unità”, chiosa un esperto del ramo.

GLI APPROFONDIMENTI DI START MAGAZINE SUL DOSSIER FINCANTIERI-EGITTO:

2 FREMM DI FINCANTIERI ALL’EGITTO. FATTI E RUMORS

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