Galline dalle uova ‘oro. È questo quello che Fiat Chrysler Automobiles e Psa rappresentano, in questo momento, per banker e legali, ovvero per gli attori che stanno accompagnando le due case automobilistiche nelle trattative del matrimonio finanziario. In ballo ci sarebbero diverse decine di milioni di euro per tutti i soggetti coinvolti. Andiamo per gradi.
GLI ATTORI
A lavorare per quello che è stato già soprannominato il “deal” dell’anno ci sono le grandi merchant bank. Goldman Sachs è a fianco di Fca, con Lazard che assiste Exor, la holding della famiglia Agnelli controllante di Fca.
Psa, invece, si fa assistere da Morgan Stanley e da Mediobanca, attraverso la controllata francese Messier Maris & Associates (l’istituto è stata acquisito da Mediobanca lo scorso anno). Maris & Associates sarebbe stata fondata da due banker ex Lazard: Jean-Marie Messier e Erik Maris, che sarebbe amico di Carlos Tavares, attuale Ceo si Psa e ceo in pectore della società nascente.
NON SOLO GRANDI BANCHE
All’operazione starebbero lavorando anche altri istituti: la boutique Perella Weinberg di New York e la boutique francese Zaoui&C e d’Angelin&Co.
Gli studi legali Darrois Villey MaillotBrochier e Sullivn & Cromwell affiancano Fca.
COMMISSIONI: ALMENO 90 MILIONI
Soggetti coinvolti a parte, quello che fa notizia (almeno negl ambienti finanziari) sarebbero le commissioni, altissime a quanto si dice. Secondo quanto riporta MF – Milano Finanza, infatti, secondo alcune indiscrezioni il monte commissioni complessivo sarà di almeno 90 milioni di euro.
MEDIOBANCA RACCOGLIE I FRUTTI
Nome nuovo tra gli advisor è quello di Mediobanca, che raccoglie i frutti dell’acquisto del controllo del 66% di Messier Maris & Associès. Grazie alla sede parigina, infatti, l’istituto di credito italiano fondato nel 1946 per iniziativa di Raffaele Mattioli e di Enrico Cuccia, prenderà parte in quella che, se va in porto, sarà l’operazione di fusione più grande del 2019.
Fca e Psa sono a lavoro per un accordo vincolante per creare una società da 50 miliardi di dollari. Sarebbe la quarta casa automobilistica al mondo, un fatturato complessivo di quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo ricorrente di oltre 11 miliardi di euro, sulla base dei risultati aggregati del 2018. Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla FCA con una quota del 29,2%, secondo gli accordi dovrebbe essere il principale investitore della nuova azienda automobilistica, con una quota del 14,5%.