Pressing sempre più asfissiante del governo su Enav, la società di assistenza al volo partecipata dal ministero dell’Economia con il 53% e quotata in Borsa.
Dopo aver nominato un nuovo presidente in circostanze non del tutto chiarite (il presidente ora è Nicola Maione, vicino al prof. Guido Alpa maestro del premier Giuseppe Conte), dalla maggioranza di governo e in particolare dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono partiti sbuffi e atti – come ha ricostruito di recente Start Magazine – con cui l’esecutivo di fatto sta incalzando la società guidata dall’amministratore delegato Roberta Neri, nominata dal governo Renzi.
LA MOSSA DI TONINELLI SU ENAV
Una mossa pubblica di questo pressing è quanto ha comunicato il 7 febbraio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli (M5S): “Sospendere temporaneamente l’attuazione del piano industriale”. E’ quello che il dicastero di piazza di Porta Pia ha chiesto a Enav che gestisce il traffico aereo in Italia. Chi ha seguito il dossier, e ha avuto un ruolo, è stato l’esponente della Lega Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti.
COME NASCE LA DECISIONE
La decisione è arrivata al termine di un incontro il 7 febbraio con l’azienda e i sindacati, che hanno accettato di differire lo sciopero di 24 ore indetto per il 15 febbraio. “Il ministero – dice l’accordo – si rende garante delle necessità espresse dalle organizzazioni sindacali e confermate dall’azienda di sospendere temporaneamente l’attuazione del piano industriale, dei suoi effetti e di tutte le attività e le implementazioni riconducibili allo stesso piano al fine di consentire alle parti il raggiungimento di un’intesa complessiva”.
LA GRAGNUOLA DI SCIOPERI
L’ultimo sciopero convocato dalle sigle Ugl e Unica senza l’appoggio di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, l’11 gennaio scorso, ha causato la cancellazione di centinaia di voli nazionali e internazionali.
I MOTIVI DELL’ATTO DI TONINELLI
CHE COSA PREVEDE IL PIANO
ECCO IL VERO NODO DEL CONTENDERE
L’EFFETTO POLITICO SU ENAV
LA TRATTATIVA IN CORSO
LA POSIZIONE DI ENAV
Enav, comunque, intende “procedere verso una forte politica di investimento in infrastrutture e tecnologie innovative, capaci di gestire il servizio di controllo del traffico aereo con procedure più snelle e flessibili, che consentiranno una pianificazione operativa più efficace e competitiva, determinando la crescita professionale delle proprie risorse”.
“La realizzazione del piano industriale 2018-2022, in linea con il contesto normativo definito Cielo unico europeo – si sottolinea – avrà un effetto fortemente positivo in termini di performance, competitività e valorizzazione del capitale umano, e consentirà ad Enav di mantenere una posizione di leadership rispetto agli altri service provider europei, guidando l’evoluzione tecnologica dell’Air Traffic Management”.