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Mauro Coltorti, chi è (e cosa ha fatto) il geomorfologo che Di Maio vuole alle Infrastrutture

Tutti i dettagli sul curriculum di Mauro Coltorti, il docente universitario che il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, vuole al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti E’ un esperto anche di terremoti in Toscana e di geomorfologia vietnamita il professore che il candidato premier M5S, Luigi Di Maio, vuole al ministero…

E’ un esperto anche di terremoti in Toscana e di geomorfologia vietnamita il professore che il candidato premier M5S, Luigi Di Maio, vuole al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in un eventuale governo a guida pentastellata. Dopo gli articoli sui professori Andrea Roventini, Lorenzo Fioramonti e Pasquale Tridico, gli approfondimenti di Start Magazine sui candidati M5S alla testa dei dicasteri economici si chiudono con questo articolo su Mauro Coltorti.

Non si rintracciano idee del professore Coltorti attinenti alle competenze del ministero di piazza di Porta Pia ora appannaggio di Graziano Delrio, ma Coltorti ha un ampio curriculum accademico e si compone di 31 pagine il documento in cui si citano le sue pubblicazioni scientifiche.

CHI E’

Mauro Coltorti ha 63 anni ed è professore ordinario di Geomorfologia e Geomorfologia Applicata, Dipartimento Scienze Fisiche, della Terra e dell’ambiente all’Università di Siena.

IL CURRICULUM

Coltorti ha svolto attività di ricerca su problematiche associate alle dinamiche e pericolosità degli agenti naturali (attività tettonica in particolare quella di faglie in grado di generare terremoti, frane ed erosione dei versanti, erosione ed esondazione fluviale, erosione delle coste, erosione eolica, processi e morfologie carsiche, dinamiche glaciali e crionivali) e della loro interazione con le modificazioni antropiche.

STUDIO E LAVORO

Si è occupato dello studio dei fenomeni in grado di generare pericolosità e rischi geologici in ampi settori della penisola italiana (Toscana, Abruzzo, Alto Adige, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Sardegna, Umbria). In particolare nell’ambito degli interventi successivi al terremoto del 1997 nella Regione Umbria-Marche ha coordinato la cartografia di larga parte della regione marchigiana. Si occupa inoltre, sin dalla tesi di laurea, delle ricostruzione degli ambienti e delle condizioni climatiche del passato con particolare riguardo agli insediamenti paleolitici. Nel 1971 ha scoperto i nuovi rami della Grotta del Fiume-Grotta Grande del Vento oggigiorno aperti al turismo.

IL PALEOLITICO

Nel 1979, insieme ad altri ricercatori di Ferrara, è stato tra gli scopritori del deposito paleolitico di Isernia La Pineta, oggigiorno musealizzato ed uno dei più importanti depositi del Paleolitico Inferiore al mondo. Nel 2012 nella regione del Gamo Gofa (Etiopia) ha scoperto, insieme ad una equipe americana, la sepoltura di un giovane di oltre 4500 anni fà per il quale è stata individuata la più antica sequenza genetica del corno d’Africa. Le ricerche sulle varie tematiche sono state svolte sia in Italia che all’estero in particolare Somalia, Etiopia, Sudan, Angola, Ecuador, Argentina e Bolivia. Ha pubblicato oltre 350 lavori scientifici su riviste nazionali ed internazionali“.

LA BIOGRAFICA SECONDO ARACNE EDITRICE

Dalla biografia sul sito di Aracne editore, si legge: “Coltorti da diversi anni si occupa di ricerca sulla pericolosità sismica dei Comuni toscani, con rilevamenti geomorfologici finalizzati alla realizzazione di una carta di microzonazione sismica di 1° e 2° livello. Nel 2011/2012 è stato docente del corso di specializzazione in Microzonazione Sismica dell’Università di Siena. Dal 2011 svolge per la Regione Toscana, in qualità di coordinatore, coordinatore di diversi studi geomorfologici e idraulico-geomorfologici svolti dall’Università di Siena nel tratto del fiume Esino tra il ponte San Carlo e il ponte della Barchetta per individuare soluzioni ai problemi di allagamento e rischio idraulico. Dal 2011 collabora con la University of St Petersburg (Stati Uniti) svolto ricerche di geologia, geomorfologia, geoarcheologia, stratigrafia e sedimentologia di siti archeologici all’aperto ed in grotta. Dal 2010 è responsabile dei rilevamenti di geomorfologia finalizzati all’individuazione delle pericolosità da esondazione ed erosione fluviale e costiera nella Cittadella di Huè (Vietnam) tramite fotoaerea e rilevamento di campagna, in un progetto di grande rilevanza Italia–Vietnam finanziato dal Ministero degli Affari Esteri”.

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