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Cosa faranno Cdp, Snam, Terna, Fs e Fincantieri a Genova

Cdp, Terna, Snam, Fs, Ansaldo Energia e Fincantieri sono le aziende che partecipano al Tavolo Infrastrutture a Genova dopo il crollo del ponte Morandi. L'articolo di Luigi Pereira

Ripristinare e gestire la mobilità urbana e i trasporti. E’ questo l’obiettivo del Tavolo Infrastrutture allestito per l’emergenza a Genova dopo il crollo del Ponte Morandi. Al tavolo – uno dei quattro allestiti da istituzioni, enti locali e aziende – partecipano gruppi pubblici e privati come Cdp, Terna, Snam, Fs, Ansaldo Energia e Fincantieri (che peraltro si candida alla realizzazioni del nuovo ponte Morandi con la sua controllata Infrastructure, società costituita agli inizi del 2017).

CHE COSA STA SUCCEDENDO A GENOVA DOPO IL CROLLO MORANDI

Sono quattro i fronti sui quali Cdp e Regione Liguria hanno attivato altrettanti tavoli tecnici per affrontare sia misure immediate sia di pianificazione dopo il crollo del Ponte Morandi: rripristino delle infrastrutture per la mobilità, gli interventi a favore delle imprese e delle famiglie, la soluzione immobiliare per chi è rimasto senza casa e la moratoria per i mutui già in essere con gli enti locali.

LA NOTA DELLA REGIONE

“Quattro – scrive la Regione Liguria – i tavoli individuati: finanziamenti a Enti pubblici; interventi a favore di imprese e famiglie; immobiliare e infrastrutture. Quest’ultimo tavolo coinvolge anche i rappresentanti di altre importanti società quali: Terna, Snam, Ferrovie Italiane, Ansaldo Energia e Fincantieri. Successivamente ai tavoli tecnici verrà definito, nel dettaglio, un protocollo operativo tra tutti gli Enti coinvolti”.

IL RUOLO DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Cdp, come la regione, è presente in tutti e quattro i tavoli. I tavoli che avranno impatto immediato sono quelli per la sospensione del pagamento dei mutui a regione e comune, nonché quello per la sistemazione immobiliare delle famiglie rimaste
senza casa.

Gli altri due tavoli – infrastrutture e aiuti a famiglie/imprese – invece, servono a programmare gli interventi per il prossimo futuro.

Vediamo i dettagli grazie anche a una scheda dell’Ansa.

TAVOLO INFRASTRUTTURE:

E’ il tavolo al quale partecipano molti soggetti ed è finalizzato a ripristinare e gestire la mobilità urbana e i trasporti. Sono in programma riunioni da fare singolarmente con le diverse aziende – si comincia con Fincantieri, poi Terna, Snam e Ferrovie – e il compito che sarà loro assegnato è quello di identificare gli interventi che ciascuno può offrire.

GRUPPO DI LAVORO IMMOBILIARE:

E’ il tavolo con il quale si punta a dare un tetto agli sfollati. Cdp ha un progetto per l’ospedale di Quarto. In questo contesto ci sono i primi 40 appartamenti messi a disposizione delle famiglie sui quali si sta procedendo con gli allacci delle utenze.

C’è poi il progetto si social housing già in corso con la Regione Liguria e il Fia di Cdp, che potrà servire per altre sistemazioni immobiliari. Si tratta, ovviamente, di una soluzione d’emergenza, temporanea, per la quale Cdp chiede al comune un canone sociale per i prossimi 2-3 anni.

TAVOLO AIUTI A IMPRESE E FAMIGLIE

Questo terzo tavolo punta a pianificare interventi finanziari che, dopo la realizzazione dei primi interventi, possono servire ad aiutare imprese e famiglie e a sostenere i progetti che si punta a realizzare.

DOSSIER MUTUI DEGLI ENTI LOCALI

Su questo punto l’intervento sarà immediato anche se ovviamente deve passare per una delibera da approvare un Consiglio di Amministrazione della Cdp. Prevede la sospensione di pagamenti, da parte di Regione e Comune dei pagamenti dei mutui già attivati e concessi dalla Cassa nei loro confronti.

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