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Renault Nisssan

Renault-Nissan, come sbandano sempre di più i rapporti Francia-Giappone nel caso Ghosn

Tutte le nuove accuse contro Carlos Ghosn, ex presidente della Nissan-Renault-Mitsubishi Motors.

Nuove accuse contro Carlos Ghosn: abuso di fiducia aggravata. Il pubblico ministero giapponese ha formalizzato una nuova incriminazione nei confronti di Carlos Ghosn, ex presidente della Nissan-Renault-Mitsubishi Motors.

Si tratterebbe della terza accusa consecutiva: da metà novembre Ghosn è impelagato in una battaglia legale che non sembra promettere una buona fine per l’ex presidente delle case auto.

LA NUOVA ACCUSA

Ghosn, secondo l’accusa, avrebbe trasferito fondi societari a una succursale in Oman per interessi personali, provocando una perdita di 5 milioni di dollari alla Nissan. I

n particolare, secondo i pm due pagamenti separati per 5 milioni di dollari complessivi sono stati effettuati dal conto di una filiale di Nissan sul conto di un concessionario in Oman e i soldi sarebbero poi successivamente stati trasferiti dal conto del concessionario a un altro conto di una società libanese vicina a Ghosn, spiega Japan Today.

LE VECCHIE ACCUSE

Carlos Ghosn è stato arrestato il 19 novembre 2018 per non aver dichiarato compensi per un totale di 9 miliardi di yen, circa 80 milioni di dollari tra il 2010 e il 2017, oltre alla contestazione di una serie di illeciti finanziari, tra cui il trasferimento di circa 15 milioni di dollari ad una succursale saudita tra il 2009 e il 2012.

L’ex tycoon, dopo un breve periodo di libertà su cauzione, è stato arrestato ad inizio aprile e la nuova accusa è stata formalizzata il giorno in cui l’ultimo periodo di detenzione di Ghosn sarebbe scaduto.

GHOSN RESPINGE ACCUSE

Carlos Ghosn ha sempre respinto le accuse. “Sono stato accusato indebitamente e e detenuto ingiustamente”, ha detto l’ex Presidente delle case auto durante l’ udienza preliminare.

Ghosn ha affermato di essere vittima di una manovra pensata in consiglio di amministrazione e ha accusato gli ex colleghi di averlo “pugnalato alle spalle”.

LA DENUNCIA DI NISSAN

La stessa Nissan ha presentato una denuncia penale nei confronti dell’ex tycoon sulla gestione dei fondi discrezionali e i presunti investimenti illeciti ai danni dell’azienda. Le precedenti incriminazioni riguardavano l’aver sottostimato i propri guadagni in due diverse istanze per un periodo di oltre 8 anni, e un altro caso di abuso di fiducia aggravata per la copertura di perdite personali tramite trasferimenti a società prestanome in Arabia Saudita.

LO SCENARIO

Sul tavolo ci sono le questioni che riguardano i rapporti di forza tra le due aziende, considerati sbilanciati dalla casa nipponica, dal momento che Nissan genera gran parte delle redditività del gruppo ma possiede appena il 15% della Renault e senza diritti di voto, a differenza del marchio francese che controlla il 43% di Nissan. In un video pubblicato prima del suo ultimo arresto, a inizio aprile, Ghosn si è detto estraneo alle accuse ribadendo di essere vittima di una complotto da parte dei vertici della azienda nipponica, minacciata dal progetto di fusione delle due entità.

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