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Fiat Chrysler Auto

Auto del futuro: guerra e alleanze tra big tecnologici e case automobilistiche

I big tecnologici si lanciano nel mondo dell’automotive, ma alcuni rinunciano a costruire l’auto dei sogni ed altri si affidano alle case automobilistiche per portare i loro progetti su strada Da Google, a Samsung e ad Apple: i big della tecnologia si sono lanciati nel mondo dell’automotive. E lo hanno fatto, forse, troppo in fretta,…

I big tecnologici si lanciano nel mondo dell’automotive, ma alcuni rinunciano a costruire l’auto dei sogni ed altri si affidano alle case automobilistiche per portare i loro progetti su strada

Da Google, a Samsung e ad Apple: i big della tecnologia si sono lanciati nel mondo dell’automotive. E lo hanno fatto, forse, troppo in fretta, senza pensare che costruire auto, in serie, non è cosa da poco conto.

E mentre Apple rinuncia a costruire la sua auto elettrica a guida autonoma, Google chiede aiuto a Fiat per portare su strada la sua auto senza conducente e Samsung, dopo aver fallito il suo primo tentativo di entrare nel mondo dell’automotive, prova a rimettersi in pista provando ad acquisire l’italiana Magneti Marelli. Insomma, le grandi aziende tecnologiche sembrano aver decretato già quale possa essere il loro destino: contribuiranno sicuramente allo svilupo dell’auto, ne miglioreranno l’efficienza e le prestazioni, renderanno l’abitacolo il trionfo della tecnologia, ma (almeno per il momento) non cotruiranno automobili.

Non stanno a guardare, ovviamente, le case automobilistiche, che anche internamente provano a sviluppare nuove tecnologie e nuove idee. Non intediamo essere “assemblatori della fredda tecnologia sviluppata da altri”, ha detto a Bloomberg Henry Ford, presidente esecutivo di Ford Motor Co. Anche Ford, proprio come Google, è a lavoro per realizzare un’auto senza conducente.

Auto a guida autonoma: Google si affida a Fiat

minivanPer portare su strada l’auto senza conducente, Google si affida a Fiat, non potendo avviare in casa una produzione di massa delle vetture. Fca fornirà a Google un centinaio di minivan della Chrysler (si tratta della vettura presentata al salone di Detroit con il nome di Pacifica) adattati per essere trasformati in una vettura a guida senza conducente. In pratica, se la fase sperimentale di Google, avviata 7 anni e che durerà ancora un anno, si concluderà in modo positivo, la vettura che sarà commercializzata come auto senza conducente sarà una Chrysler.

Samsung, Magnete Marelli e i vecchi tentativi nell’automotive

Si tratta, in realtà, solo di vecchie indiscrezioni, che ad oggi devono essere ancora confermate con azioni concrete. Il big della tecnologia sarebbe già in trattative avanzate con Fca per l’acquisizione diMagneti Marelli, fornitore di componenti automotive specializzato in sistemi ad alta tecnologia. Il colosso coreano sarebbe interessato al Know how per la realizzazione di dispositivi di infotainment, telematici e di illuminazione.

L’acquisizione rappresenterebbe per Samsung un passo importante per affermarsi nel settore automobilistico, in vista dell’interesse crescente (da parte di specializzati e pubblico) verso le auto elettriche, superconnesse e senza pilota.

Non è la prima volta che Samsung si affaccia al mondo dell’automotive. Il leader nel nel mercato dello smartphone, il più grande produttore di chip di memoria e televisioni, aveva già provato a lanciarsi nel settore automobilistico. Nel 2000 il colosso coreano ha dovuto cedere la sua divisione Samsung Motors a Renault, causa bancarotta.

Sempre convinta che l’auto elettrica superconessa sia il futuro, Samsung, nel 2015, crea un nuovo team interno dedicato all’automotive, che si concentra in particolare sull’infotainment e sulla guida autonoma.

Apple rinuncia all’auto senza conducente

La Mela Morsicata rinuncia al progetto dell’auto senza conducente. Cupertino sembrerebbe intenzionata a fornire solo alle case automobilistiche la sua tecnologia a guida autonoma, senza realizzare la vettura in casa.

Secondo quanto rivelato da Bloomberg, già centinaia di addetti legati alla divisione Titan di Berlino (divisione che avrebbe, appunto, dovuto dar vita ad un’auto elettrica) si sono già dimessi o vengono spinti ad abbandonare Apple. Come riporta il quotidiano, ben 120 addetti impegnati nella parte software del progetto o nella realizzazione di scocche, sospensioni e telai hanno lasciato l’azienda di Cupertino.

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