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E’ la Cina il laboratorio mondiale delle Smart Cities

Il Distretto di Baoshan, area industriale ad oggi colpita da problemi di inquinamento e di sicurezza per la vicinanza degli stabilimenti industriali con le aree abitative sta avviando un processo di riconversione verso i settori dei servizi e delle cosiddette 'tecnologie verdi'.

 

Per promuovere questo sviluppo ha recentemente siglato un accordo con China Construction Bank and Shanghai Financial Services Office per la costituzione di un Fondo (che operera’ come fondo di fondi) che contribuira’ al finanziamento di iniziative finalizzate a questa riconversione.

Una delle operazioni previste e’ la quotazione in Borsa del locale terminale crocieristico (Shanghai Wusongkou International Cruise Terminal) a cui approdano anche le navi del gruppo Costa Crociere.

L’attenzione per l’ambiente e la riqualificazione delle città e delle aree metropolitane sembra uno dei pensieri più ricorrenti in questi giorni per le autorità cinesi, preoccupate del rapido peggioramento delle condizioni di vita nelle loro metropoli e del conseguente fuggi – fuggi della popolazione.

Secondo il nuovo piano della Commissione Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo (2014-2020), pubblicato dal Consiglio di Stato cinesi, nell’arco dei prossimi 10 anni 300 milioni di cinesi si trasferiranno dalle citta’ alle campagne.

Per far fronte a questo obiettivo il Governo cinese ha stanziato 40.000 miliardi di RMB circa (6.000 mld/euro). Le nuove aree urbane dovrebbero essere realizzate sul modello delle smart cities con soluzioni urbanistiche costruttive orientate al risparmio energetico e all’ecologia.

 

In parallelo, anche nelle campagne verrebbe favorito un miglioramento delle condizioni abitative degli agricoltori. Prevista anche una progressiva riforma del sistema attuale diresidenza che restringe i diritti degli immigrati interni (houkou) con l’obiettivo di incoraggiata la mobilita’ sociale.

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