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Telecomunicazione

Chi guadagnerà con il 5G? Non solo le compagnie telefoniche

Dalle telco ai governi, dalle società dalle reti alle multiutility e non solo: tutti i dettagli su chi si divide la torta del 5G

Il 2018 è l’anno di internet 5G, delle connessioni ultraveloci e di nuovi scenari e possibilità. Ma anche, secondo le previsioni di Gsma, la confindustria mondiale della telefonia mobile, di grandi (ed importanti) incassi. Non solo per le tlc: l’impatto del 5G sull’economia mondiale al 2022 potrà toccare i 4.600 miliardi di dollari, il 5% del Pil mondiale. Ma andiamo per gradi.

I VANTAGGI DI INTERENT 5G

I numeri della rivoluzione economica del 5G si spiegano sicuramente a partire dai vantaggi. La velocità di internet, che sarà superiore da cento a mille volte rispetto a quella delle reti 4G, offrirà agli utenti nuovi modi di sfruttare il traffico dati, attraverso onde radio tra 30 e 300 GHz, la banda di frequenza più alta possibile.

Grazie al 5G, per intenderci, potremo scaricare un film in pochi secondi, o guardare la tv direttamente dal nostro smartphone, grazie ad una velocità di “10 gigabit al secondo o anche di più, con uno o anche diverse centinaia di Mbps al margine della cella” , spiega Ted Rappaport, direttore del centro di ricerche NYU Wireless.

Il 5G incentiverà anche lo sviluppo e la diffusione dell’Internet of Things, rivoluzionando le nostre abitudini (il traffico degli oggetti potrebbe presto superare quello degli utenti).

LE TLC INVESTONO

Ovviamente le Tlc non intendono perdere il treno. Ed investono: i sacrifici di oggi saranno presto ricompensati. I grandi sacrifici, a dire il vero, se facciamo riferimento al panorama italiano: come si legge su Affari & Finanza, inserto del lunedì di Repubblica, in Italia la base d’asta per accaparrarsi le frequenze 5G è tra le più alte d’Europa.

Al momento, l’ammontare totale delle offerte iniziali presentate da Tim, Vodafone, Fastweb, Iliad, e Wind Tre è stato pari a 2.481.002.804,00 euro: la somma dei ricavi si avvicina a quella auspicata dal governo, ma in realtà potrebbe anche crescere.

Sommando le offerte di Tim per le diverse frequenze, la telco è pronta ad investire 951,26 milioni di euro. Vodafone è pronta a spendere poco meno: 715,8 milioni per due blocchi generici nella banda 700 MHz e per uno in quella a 26 GHz.

Iliad ha presentato offerta per il lotto riservato in Banda 700 MHz per un importo pari a 676.472.792,00 euro, aggiudicandoselo, ma ha messo sul piatto più di 70 milioni altri per partecipare alle aste su un blocco generico di 3700 MHz e uno di 26 GHz. Nessuna offerta iniziale risulta essere stata presentata per la banda 700 SDL, nonché per il blocco specifico in banda 3600 -3800 Mhz.

IL GOVERNO DEVE FARE LA SUA PARTE

Dunque, grazie all’asta, grazie a cui vengono messi a gara 1275 MHz di spettro nelle bande per internet di nuova generazione (1000 MHz nella banda a 26GHz; 200 MHz nella banda a 3.7 GHz; 75 MHz in quella a 700 Mhz), lo Stato incasserà almeno 2.481.002.804,00 euro. Molto probabilmente, incasserà molto molto di più.

Ma per non perdere davvero il treno dell’innovazione, “le istituzioni dovrebbero reinvestire parte delle risorse incassate dall’asta 5G nelle aziende italiane che investono in tecnologia e sul digitale, altrimenti come è già successo negli ultimi vent’anni dell’era Internet, ci troveremo al 2020 ad aver una rete potente di cui si avvantaggeranno solo i colossi americani”, ha affermato ad Affari & Finanza, Luca Luciani, managing director di Value Partner.

NON SOLO TLC E GOVERNI

Ad accaparrarsi parte degli introiti del 5G saranno, come accennato, le compagnie telefoniche e i governi. Ma non solo. Ovviamente, anche i produttori di rete Huawei (in primis), Ericsson e Nokia, incasseranno i presto i frutti dei loro investimenti.

E poi si cono le società delle Torri: Inwit di Telecom, Cellnex di Benetton e Ei Tower di Mediaset ed F2i, in Italia.

Anche le multiutility avranno la loro fetta di torta: il 5G renderà possibili e attuabili i progetti delle smartcity.

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