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Leonardo, ecco perché l’ex Finmeccanica non teme i populisti. Parola di Profumo

Rischio di una deriva populista? “Mi sembra difficile per essere sincero. L’Italia è molto radicata nel sistema europeo”. Parola di Alessandro Profumo, banchiere già ai vertici di Unicredit e Mps, ora amministratore delegato di Leonardo (ex Finmeccanica), nominato durante il governo Renzi. Ecco parole, commenti e scenari di Profumo tratti da una sua intervista al…

Rischio di una deriva populista? “Mi sembra difficile per essere sincero. L’Italia è molto radicata nel sistema europeo”. Parola di Alessandro Profumo, banchiere già ai vertici di Unicredit e Mps, ora amministratore delegato di Leonardo (ex Finmeccanica), nominato durante il governo Renzi.

Ecco parole, commenti e scenari di Profumo tratti da una sua intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt e dal suo intervento odierno nell’assemblea di Leonardo.

LA PAURA SUPERATA DEL PROFIT WARNING

“Credo che adesso stiamo convincendo il mercato della nostra strategia di crescita. Il profit warning nel novembre scorso è stata una doccia fredda. Oggi siamo ancora parecchio al di sotto del valore”, ha detto l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, in una intervista all’Handelsblatt.

IL BILANCIO DEL PRIMO ANNO

Il bilancio del primo anno alla guida della società? “Sono molto contento”, ha risposto il capo azienda del gruppo presieduto da Gianni De Gennaro. Come sarà Leonardo nel 2022? “Più solido, con un fatturato maggiore e molto meno debito. Con investimenti in aree dove siamo forti”.

LO SCENARIO ITALIANO

Nessuna preoccupazione sulla possibilità che il momento politico italiano possa incidere sul percorso della società: “Non vedo preoccupazioni neanche più a lungo termine considerando che le attuali grandi campagne internazionali sono a guida italiana”. Rischio di una deriva populista? “Mi sembra difficile per essere sincero. L’Italia è molto radicata nel sistema europeo”, risponde.

L’EVOLUZIONE PENTASTELLATA

Quanto alla fase politica in Italia dopo il voto “siamo in una fase di transizione”. “Ma i principali partiti che nella campagna elettorale avevano posizioni un po’ contro adesso sono obbligati a istituzionalizzarsi. Sono usciti dalla fase di protesta”, ha aggiunto l’ex banchiere di Mps e Unicredit riferendosi indirettamente al Movimento 5 Stelle, secondo alcuni osservatori.

L’OTTIMISMO DI PROFUMO

Proprio per questa evoluzione ineluttabile, Profumo si professa “ottimista”: “Dopo un po’ di travagli uscirà un Paese che avrà una maggiore stabilizzazione delle forze politiche”, secondo il numero uno di Leonardo-Finmeccanica. Che evidentemente non è preoccupato da alcune stilettate anti Leonardo che zampillavano nel programma elettorale del Movimento 5 Stelle sulla difesa.

IL CAPITOLO EUROPA

Profumo ha parlato anche di altro. Il progetto europeo? “Stiamo perdendo del tempo. Dobbiamo prendere una decisione chiara e forte”. Come Ue “non arrivo a dire che dobbiamo fare di Stati Uniti di Europa: Ma in fondo è un peccato che di fronte agli scenari globali più incerti l’Europa non parli con una voce”. L’Italia, comunque, ha aggiunto Profumo, “è un Paese europeista e non conflittuale”.

CHE COSA SI E’ DETTO IN ASSEMBLEA

Parlando poi in mattinata ai soci in assemblea l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ha confermato guidance e strategie, rilevando che l’andamento del titolo è “insoddisfacente” e ha ribadito l’obiettivo di una “crescita sostenibile nel lungo periodo” alla base del suo piano industriale a cinque anni presentato a fine gennaio.

IL DOSSIER TITOLO

A pesare sul titolo, ha ricordato Leonardo, sono stati “due motivi molto chiari: la revisione delle guidance a novembre, per il settore elicotteri: un problema che consideriamo temporaneo. E l’ulteriore impatto negativo che c’è stato presentando il piano industriale, con una guidance dei flussi di cassa operativi inferiore alle attese del mercato stesso”.

IL SETTORE ELICOTTERI

“Siamo ben consapevoli che l’andamento del titolo e’ insoddisfacente”, ha sottolineato l’amministratore delegato, ricordando che il valore è oggi inferiore a quello di inizio anno, in ampia controtendenza rispetto all’andamento dell’indice Ftse-Mib e, ancora di più, all’indice europeo del settore. Il settore elicotteri, dice Profumo, “è, resta e resterà uno degli asset importanti dell’azienda. Ci sono stati problemi di tipo operativo nel 2017”, alla base del profit warning, ma “in gran parte sono stati risolti. Altri li stiamo risolvendo”. D’altronde, come è emerso in occasione della prima trimestrale dell’anno, proprio il comparto elicotteri è quello che ha avuto la crescita maggiore nei primi tre mesi del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

LA COMMESSA DEL QATAR

Del settore sotto i riflettori degli elicotteri Profumo sottolinea la “serie di segnali positivi nel primo trimestre. Siamo sopra il nostro budget”, indica, ricordando il contratto da oltre 3 miliardi con il Qatar come prime contractor, “con una quota oltre il 40%”, del consorzio elicotteristico europeo Nhi:”Le prime consegne saranno nel 2022, e fino al 2025. Storicamente è il contratto più grande che la divisione elicotteri abbia mai sottoscritto nella sua storia”. Più in generale, l’ex Finmeccanica punta sull’incremento degli investimenti per la Difesa e la sicurezza in molti Paesi: “Il miglioramento dei mercati fornisce una solida base per la crescita futura di Leonardo”: il mercato di riferimento è di 113 miliardi per anno, il 19% del mercato totale dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza che è visto in crescita media annua del 6% nel 2018-2022. In questo scenario – tra i dati presentati agli azionisti – Leonardo è la decima società al mondo in un settore in cui “i nuovi entranti stanno cambiando il panorama competitivo”.

IL PORTAFOGLIO DIVERSIFICATO

Il gruppo italiano attivo nella difesa e nell’aerospazio ha “un portafoglio più diversificato” rispetto ai competitor e “alcune aree di leadership”, come “elicotteri civili, addestratori, radar e sensori, cannoni navali”. Del settore ‘elettronica, difesa e sistemi di sicurezza” Profumo sottolinea i “buoni risultati commerciali nel 2017” ed i “benefici attesi dalle prospettive di mercato”. Dell’Aeronautica “i programmi e le tecnologie chiave a sostegno del business di lungo periodo”, dal programma Eurofighter, agli addestratori, ad Atr che resta “una componente importante del business” della società. Nel settore ‘spazio, “l’ampia gamma di applicazioni civili e per la sicurezza”, come “la presenza nell’intera catena del settore”.

CHI SALE E CHI SCENDE IN LEONARDO. L’ANDAMENTO DEI SETTORI NELL’EX FINMECCANICA

CHE COSA SUCCEDERA’ ALLA CASSA DELL’EX FINMECCANICA SECONDO PROFUMO

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