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Fisco, ecco novità e delusioni del decreto Imprese

Sospensioni dei versamenti fiscali e contributivi con il freno tirato nel decreto Imprese approvato dal consiglio dei ministri

“Sospensione dei versamenti fiscali e contributivi per i mesi di aprile e maggio per chi ha ricavi o compensi anche oltre 50 milioni di euro e un calo del fatturato del 33% per chi è sotto i 50 milioni e del 50% per chi è sopra. Ma attenzione ad approfittarsi dell’emergenza. Il Fisco si farà inviare da Inps e Inail i dati dei contribuenti che hanno rinviato a giugno il pagamento dei contributi e a sua volta le Entrate comunicheranno ai due istituti il diritto alla sospensione”.

Così il Sole 24 Ore sintetizza il Capo V del decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri per «l’accesso al credito d il rinvio di adempimenti da parte delle imprese».

Nel decreto ha trovato posto anche il rinvio all’11 maggio delle udienze e dell’attività della giustizia civile, penale, tributaria, contabile e militare.

Prorogate anche la sospensione degli atti amministrativi della Pa fin o al 15 maggio e la validità dei permessi e delle concessioni fino al 30 settembre 2020.

Sempre per le imprese nel decreto spuntano anche misure per preparare le aziende alla ‘fase 2’, come l’estensione del credito d’imposta al 50% per la sanificazione degli ambienti di lavoro anche a mascherine e protezioni e arriva anche un nuovo mini-pacchetto per la sanità – con più fondi agli ospedali Covid e la spinta alla donazione di farmaci in via di sperimentazione o per uso compassionevole.

Approvata anche la proroga a inizio maggio delle chiusure dei tribunali e il rinvio delle scadenze elettorali.

Per sostenere le attività di aziende e autonomi arriva anche una nuova sospensione delle tasse, che ‘congela’ quasi 10 miliardi. E’ previsto un uovo stop ai versamenti di Iva e ritenute anche per aprile e maggio esteso a tutte le attività che abbiano subito perdite a marzo del 33% (entro i 50 milioni di ricavi) o del 50% (sopra i 50 milioni).

Prevista anche una proroga di altri due mesi dello stop al versamento delle ritenute per autonomi e partite Iva con giro d’affari entro i 400mila euro.

In più in sede di dichiarazione dei redditi chi fa l’autoliquidazione potrà versare acconti ridotti in base alle previsioni dell’andamento reale dei propri conti nel 2020, senza incorrere sanzioni o multe se paga almeno l’80% di quanto poi sarà effettivamente dovuto. Il fisco tende la mano anche ai cittadini: non servirà infatti andare dal commercialista o al Caaf a consegnare la delega per la dichiarazione precompilata. Basta stamparla, firmarla e mandare la foto al professionista o, in alternativa, un video o un messaggio di posta elettronica.

Mentre per chi ha acquistato la prima casa con obbligo di rivendere un altro immobile sono congelati fino a fine anno i termini (massimo 18 mesi per chi ha venduto prima di 5 anni con obbligo di acquisto di un altro entro 18 mesi e trasferire la residenza sempre entro 18 mesi) per concludere le operazione e accedere al bonus.

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