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Autostrade Spostamenti

Così Autostrade rimbrotta Conte, Di Maio, Salvini e Toninelli

Basi giuridiche della revoca, penali, indennizzi, valore della concessione. Non tralascia alcun aspetto del contenzioso in fieri la nota della società Autostrade per l'Italia (gruppo Atlantia) dopo gli annunci del governo di voler revocare la concessione ad Autostrade in seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova.

Basi giuridiche della revoca, penali, indennizzi, valore della concessione. Non tralascia alcun aspetto del contenzioso in fieri la nota della società Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia) dopo gli annunci del governo di voler revocare la concessione ad Autostrade in seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova.

Nel frattempo si preannuncia una giornata travagliata in Borsa per Atlantia, la holding che controlla Autostrade per l’Italia, all’indomani dell’annuncio da parte del governo di volere revocare la concessione alla società che gestiva il tratto di autostrada interessata dal crollo di Ponte Morandi a Genova.

CHE COSA E’ SUCCESSO IN MATTINATA IN BORSA

In pre-apertura a Piazza Affari il titolo perde quasi il 50%. PIù contenuta ma comunque molto pesanti anche le ripercussioni sui bond. Le obbligazioni di Atlantia con scadenza luglio 2027 sono scivolate del 4,01% a 92,8 mentre il bond da 700 milioni con scadenza settembre 2029 perdevano il 4,3% a 91,79.

LA CHIUSURA A PIAZZA AFFARI

Atlantia a fine giornata borsistica ha chiuso in calo del 22,26% a 18,3 euro. Oggi sono stati bruciati 4,2 miliardi di capitalizzazione e ora si attesta a 15,2 miliardi. Sostenuti anche i volumi di scambi con 33 milioni di pezzi passati di mano, ben oltre la media delle settimane scorse. La posizione del governo sulle concessioni – scrive l’Ansa – spaventa tutto il settore autostradale, che chiude in rosso con Sias (-7,3%), Astm (-10,5%) ed Autostrade Meridionali (-2,9%).

LA NOTA DELLA SOCIETA’ AUTOSTRADE

La società del gruppo Benetton intanto si difende e con una nota spiega che l’annuncio della revoca è arrivato senza una contestazione specifica (aspetto da non trascurare nel contenzioso in fieri), e in ogni caso invoca il pagamento da parte dello Stato del valore residuo della concessione. Somma che potrebbe rivelarsi molto ingente (alcuni esperti hanno indicato l’importo di 20 miliardi).

LE CARENZE DELL’ANNUNCIO DEL GOVERNO

“Atlantia S.p.A – spiega il comunicato stampa – in relazione a quanto annunciato in merito all’avvio di una procedura finalizzata alla revoca della concessione nella titolarità della controllata Autostrade per l’Italia, deve osservare che tale annuncio è stato effettuato in carenza di qualsiasi previa contestazione specifica alla concessionaria ed in assenza di accertamenti circa le effettive cause dell’accaduto”.

LE CRITICHE AL GOVERNO

La società poi critica poi il governo per le modalità con cui ha annunciato la volontà di revocare la concessione, con prevedibili ripercussioni sul titolo in Borsa. “Le modalità di tale annuncio – rileva la società – possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti”.

CHI STABILISCE IL VALORE DELLA CONCESSIONE

In ogni caso, spiega quindi la nota, “pur considerando che anche nell’ipotesi di revoca o decadenza della concessione – secondo le norme e procedure nella stessa disciplinate – spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili”.

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