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Robot

La Cina scommette sui robot per rilanciare l’industria

Sfidando un momento economico non facile, le vendite di robot in Cina triplicheranno entro il 2018, a dirlo è International Federation of Robotics. Secondo l’istituto che ha sede a Francoforte le vendite annuali di robot raggiungeranno nel 2018 le 150 mila unità contro le 57mila registrate nel 2014. La Cina è impegnata in un’opera di…

La Cina è impegnata in un’opera di ammodernamento della propria industria e identifica la robotica come un settore chiave per garantire la crescita della propria economia. Per il dragone i processi di produzione automatizzata sono diventati ormai una necessità per far fronte a due fenomeni un tempo punto di forza dell’industria cinese: la carenza di manodopera e i salari in rapida crescita.

Secondo le stime riportate da Reuters la più grande economia del mondo ha una penetrazione di robot nettamente inferiore a quella presente in altre grandi economie industrializzate: sono i 36 robot per 10.000 lavoratori manifatturieri contro 478 in Corea del Sud, 315 in Giappone, 292 in Germania e 164 negli Stati Uniti.

Lo stato dell’industria robotica cinese 

Il mercato della robotica cinese è al momento dominato da grandi player stranieri: la svizzera ABB, la tedesca Kuka e la nipponica Yaskawa. Al fine di invertire la tendenza le autorità cinesi cercano di incoraggiare i produttori locali con sussidi e sgravi fiscali, una politica che sembra dare i suoi frutti visto il fiorire di nuove aziende e la progressiva crescita di quelle esistenti. Le aziende di robotica cinesi necessitano tuttavia ancora del tempo per colmare il gap con i produttori stranieri, poche infatti posseggono una propria tecnologia e difficile è tener testa sul prezzo dei dispositivi.

cina robotica

L’ombra della recessione industriale

L’industria cinese sembra al momento lontana dai fasti del passato, la produzione manifatturiera vive una fase di stallo tanto da suggerire l’inizio di una possibile recessione industriale. Sebbene l’occupazione cinese abbia registrato un miglioramento negli ultimi mesi, a preoccupare sono sopratutto i dati relativi alle previsioni sui nuovi ordini, in sofferenza per via della concorrenza al ribasso dei paesi emergenti dell’area. Anche se, come suggeriscono alcuni, i recenti miglioramenti nell’impostazione della crescita possono essere stati compromessi da una domanda estera più debole.

Con la modernizzazione del proprio impianto industriale la Cina cerca di recuperare il passo, difendendo il titolo di “fabbrica del mondo” che da anni detiene. L’industria robotica espone ad un rapida crescita e la Cina se non vuole collassare su se stessa ha necessità di crescere, costi di mantenere i soli ritmi, asfissianti.

Fonte: Reuters

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