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Attentato Boko Haram Nigeria, Facebook attiva Safety Check

Facebook mette fine alle critiche di doppiopesismo e attiva Safety Check anche a Yola, città sconvolta dalla strage di Boko Haram, gruppo jihadista legato a Isis. Dopo aver visto “Safety Check” in azione in occasione agli attentati di Parigi di Venerdì scorso, Facebook ha implementato la funzione – per la seconda volta in cinque giorni –…

Dopo aver visto “Safety Check” in azione in occasione agli attentati di Parigi di Venerdì scorso, Facebook ha implementato la funzione – per la seconda volta in cinque giorni – in seguito al tragico attentato di ieri in Nigeria costato la vita a 32 persone. Anche gli utenti di Facebook che vivono nella città nordorientale di Yola hanno avuto la possibilità di segnalare tramite le proprio stato di salute.

Isis dietro l’attentato di Yola

Fonti della polizia Nigeriana hanno attributo la responsabilità dell’attentato esplosivo di Yola al gruppo di fondamentalisti islamici legati all’Isis Boko Haram. Lo scorso mese lo stesso gruppo aveva assaltato a diverse moschee causando la morte di 50 persone e diversi feriti. Sebbene vi siano delle incertezze riguardo ai numeri precisi, in sei anni di guerra il gruppo jihadista ha causato la morte di circa 2000 persone, in gran parte civili.

Safety Check: il doppiopesismo di Facebook

L’attivazione di “Safety Check” seguita ai fatti parigini ha attirato le critiche di diversi osservatori da tutto il mondo. L’azienda è stata accusata di non aver avuto la stessa sensibilità per gli attacchi terroristici di Beirut in Libano, in Africa e in Asia. Alle dure critiche ha risposto lo stesso Mark Zuckerberg dicendo che la funzione è stata pensata per rispondere a disastri naturali.

«Molte persone ci hanno giustamente chiesto perché abbiamo attivato il Safety Check per Parigi ma non per l’attacco a Beirut ed altri luoghi. Fino a ieri, Safety Check era stato pensato per rispondere ai disastri naturali. Abbiamo appena cambiato le politiche della funzione, e ora attiveremo Safety Check per tutte le catastrofi che avverranno a seguire».

Alla critiche ha risposto anche il VP di Facebook Alex Schultz dicendo che non vi era l’intenzione di minimizzare le altre tragedie aggiungendo «c’è sempre una prima volta per provare qualcosa di nuovo, anche in tempi complessi e sensibili, e per noi quello era Parigi».

In un’altra dichiarazione il Ceo di Facebook ha fatto sapere che l’azienda è al lavoro per «sviluppare nuovi criteri e una nuova politica» per l’utilizzo di Safety Check. Mark Zuckerberg ha aggiunto inoltre che la violenza è un «minimo storico nella storia» e ha invitato a non cedere al terrore: «Per favore non lasciate che una piccola minoranza di estremisti posa rendervi pessimisti riguardo il nostro futuro».

Facebook Boko haram

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