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TikTok sguscia dopo le accuse dei politici Usa

TikTok ha rinviato le riunioni a dopo le vacanze per assicurare che le domande dei membri del Congresso americano siano affrontate in modo completo e trasparente, ha detto il capo dell'azienda cinese

Il capo di TikTok Alex Zhu ha annullato la serie di riunioni previste questa settimana a Washington con i parlamentari americani che avevano sollevato preoccupazioni sulla popolare applicazione di video-sharing. A riferirlo è Margaret Harding McGill di Axios.

LA CANCELLAZIONE DELL’APPUNTAMENTO DI ZHU ALIMENTA NUOVE POLEMICHE

La cancellazione dell’appuntamento sta alimentando una serie di nuove critiche da parte dei parlamentari americani che hanno già richiamato l’azienda di Pechino su questioni che vanno dalla censura alla privacy dei bambini.

TUTTO RINVIATO A DOPO LE FESTE

Un portavoce di TikTok ha riferito che Zhu vuole ancora tenere le riunioni, ma non questa settimana. “TikTok non ha priorità più alta che assicurare che le domande dei membri del Congresso siano affrontate in modo completo e trasparente – ha detto l’azienda in una dichiarazione -. Per garantire che queste conversazioni siano il più produttive possibile, rinvieremo queste riunioni a dopo le vacanze”.

MOLTO CRITICI I SENATORI REPUBBLICANI BLACKBURN E HAWLEY

I senatori repubblicani Marsha Blackburn e Josh Hawley, che avevano entrambi in programma incontri con Zhu, sono stati i più veloci a sollecitare l’azienda tramite Twitter: “Qual è il vero motivo per cui TikTok ha cancellato il mio incontro con il ceo Alex Zhu? Che cosa stanno realmente facendo con i tuoi dati e che tipo di sorveglianza stanno conducendo sui tuoi preziosi figli? TikTok – ci devi delle risposte”, ha twittato Blackburn. “Notizia: @tiktok_us ha appena cancellato l’incontro con me questa settimana. Non sono disposti a rispondere alle domande. Aspettano una chiamata da Pechino?”, ha scritto Hawley via Twitter che tra l’altro è autore della norma che ha di fatto preso di mira TikTok. La legge riguarda la protezione dei dati online degli americani e vieta che vengano fatte fluire verso la Cina o altri paesi, sulla base di una questione di sicurezza nazionale. La legge Hawley, nel dettaglio prende di mira Apple e TikTok vietando alle aziende americane di archiviare i dati degli utenti o le chiavi di crittografia in Cina e impedendo alle società cinesi di raccogliere più informazioni sugli utenti americani.

GLI INCONTRI CON HAWLEY E BLACKBURN FACEVANO PARTE DI UNO SFORZO PIANIFICATO DA ZHU PER INCONTRARE ALCUNI DEI CRITICI PIÙ DURI DELL’APP

Blackburn ha invece “pressato” l’azienda sulla privacy dei bambini: “I bambini sono vulnerabili dall’essere sollecitati ad acquistare e inviare emoji in cambio di favori, come chat video in diretta e distribuzione di numeri di telefono personali, senza il permesso dei genitori. Questa è diventata una tendenza inquietantemente popolare”, ha evidenziato Blackburn. Gli incontri con Hawley e Blackburn facevano parte di uno sforzo pianificato da Zhu per incontrare alcuni dei critici più duri dell’app a Capitol Hill, come riportato dal Washington Post.

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