skip to Main Content

Farò uno spezzatino di Amazon, Google e Facebook. Parola della democratica Warren

"La mia amministrazione apporterà grandi cambiamenti strutturali al settore tecnologico per promuovere una maggiore concorrenza, tra cui lo smembramento di Amazon, Facebook e Google", ha detto la Warren. Nessun commento dalle società citate.

 

Secondo quanto riporta l’agenzia MF Dow Jones, La senatrice Elizabeth Warren, democratica del Massachusetts in corsa per la presidenza degli Stati Uniti, ha evocato la necessità di procedere a uno spezzatino di Amazon.com, Google e Facebook Inc.

“Le grandi aziende tecnologiche oggi hanno troppo potere, troppo potere sulla nostra economia, la nostra società e la nostra democrazia”, ha detto la Warren in un post online, “Hanno raso al suolo la concorrenza, usato le nostre informazioni private per il loro profitto e inclinato il campo di gioco a sfavore di tutti gli altri. E nel processo, hanno ferito le piccole imprese e soffocato l’innovazione”.

“La mia amministrazione apporterà grandi cambiamenti strutturali al settore tecnologico per promuovere una maggiore concorrenza, tra cui lo smembramento di Amazon, Facebook e Google”, ha detto la Warren. Nessun commento dalle società citate.

La posizione della Warren, come altre prese in precedenza, la posiziona sull’ala sinistra dei candidati del partito democratico e rafforza i suoi commenti negli ultimi anni su quella che ha descritto come la morte della concorrenza nell’economia degli Stati Uniti. Ha ripetutamente criticato l’applicazione della normativa antitrust statunitense come inadeguata, sia sotto la guida democratica sia repubblicana, riferendosi alle due agenzie incaricate di proteggere la concorrenza: il Dipartimento di Giustizia e la Federal Trade Commission (Ftc).

Nel 2016, ad esempio, aveva criticato i funzionari dell’amministrazione Obama per non aver fatto abbastanza per fermare le grandi fusioni che hanno aumentato la concentrazione del settore.

La proposta della Warren si divide in due parti: in primo luogo, la senatrice ha chiesto di regolamentare le piattaforme tecnologiche dominanti come Google e Facebook come se fossero utilities (società del gas o dell’elettricità) e di proibire loro di gestire contemporaneamente le piattaforme e le aziende collegate che operano su quelle piattaforme.

Le sue regole si applicherebbero alle aziende con 25 miliardi di dollari o più di ricavi annuali globali. La Warren richiederebbe alle aziende più piccole, tra i 90 milioni di dollari e i 25 miliardi di dollari di fatturato, di operare in modo “equo, ragionevole e non discriminatorio”, ma non richiederebbe loro di separare strutturalmente diverse parti delle loro attività.

In secondo luogo, la senatrice ha detto che nominerà dei regolatori che avrebbero smontato “fusioni tecnologiche illegali e anticoncorrenziali” benedette in precedenza dal governo. Tra queste operazioni, l’acquisizione di Whole Foods da parte di Amazon, l’acquisto di WhatsApp e Instagram da parte di Facebook, e diverse acquisizioni di Google, tra cui DoubleClick, una società di servizi pubblicitari su Internet.

 

Articolo pubblicato su MF/Milano Finanza

Back To Top