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Al bando piatti e bicchieri di plastica: ecco le nuove norme Ue (con euro-tassa)

Saranno presentate oggi le nuove norme Ue sulla plastica usa-e-getta. Ecco qualche anticipazione su quello che ci aspetta. Articolo di Giusy Caretto Al bando piatti, bicchieri, cannucce e bastoncini cotonati per le orecchie: l’Europa è pronta a bandire tutto quello che, non riciclabile, inquina i nostri mari. Saranno presentate ufficialmente oggi a Bruxelles le nuove…

Al bando piatti, bicchieri, cannucce e bastoncini cotonati per le orecchie: l’Europa è pronta a bandire tutto quello che, non riciclabile, inquina i nostri mari. Saranno presentate ufficialmente oggi a Bruxelles le nuove misure contro la plastica usa-e-getta e, tra le proposte, anche la possibilità di introdurre un’eurotassa sui beni non raccolti, non riutilizzati o non riciclati.

La mossa rivoluzionerà, ovviamente, l’industria delle materie plastiche, che oltre ai colossi di settore conta anche 50mila Pmi, chiamata a reinventarsi e a rispondere alla sfida della sostenibilità con nuove soluzioni.

COSA CI ATTENDE?

Ad anticipare quello che potrebbe essere il futuro è stata, in occasione della conferenza dell’associazione europea Eupc e della Federazione italiana Gomma Plastica Unionplast, la commissaria europea alla crescita Elzbieta Bienkowska.

Quattro le misure per affrontare il problema plastica. Sarà vietato l’utilizzo di tutti quei prodotti in polistirolo e polipropilene per cui esiste già un’alternativa meno inquinante; saranno imposti degli obiettivi nazionale per la riduzione dell’uso della plastica; si prospetta l’introduzione di un nuovo sistema di etichettatura che spieghi (e si spera faciliti) il riciclo; infine, la nuova normativa dovrebbe prevedere obblighi di gestione dei rifiuti per i produttori dei beni di plastica.

Ancora non è certo, invece, quali possano essere le norme (e le eventuali esenzioni) per le plastiche biodegradabili, quelle plastiche che non sono riciclabili, ma che disperse nell’ambiente non hanno lo stesso impatto delle plastiche convenzionali.

NORME NECESSARIE

L’intervento europeo per trovare una soluzione al problema è comunque qualcosa di assolutamente necessario. “La domanda di materie plastiche in Unione Europea è pari a circa 49 milioni di tonnellate l’anno, e al momento solo 2-3 milioni di tonnellate vengono riciclate ogni anno. L’obiettivo della Commissione è arrivare entro il 2025 a 10 milioni di tonnellate di plastica riciclata”, ha affermato Elzbieta Bienkowska.

QUALCOSA GIA’ SI MUOVEVA

Ad onor del vero, comunque, bisogna ammettere che la stessa filiera della plastica, conscia del problema, cercava soluzioni e nuovi obiettivi. Al 2040, infatti, i produttori di piatti, bicchieri, cannucce e quant’altro sperano (o speravano, oramai) nel riciclo del 70% dei rifiuti plastici da imballaggi, del 50% del resto.

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