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Iran

Perché l’Iran fa innervosire gli Usa in Cina, Iraq, Siria e Libano

Che cosa succede fra Iran e Stati Uniti. L'articolo di Giuseppe Gagliano

Il rilevante ruolo avuto dall’Iran nella politica sciita in Iraq, il sostegno iraniano ad Assad in Siria e a Hezbollah in Libano, unitamente al sostegno militare alle minoranze huthi in Yemen, dimostrano in modo evidente come ormai l’Iran stia esercitando un’influenza geopolitica superiore a quella degli Usa.

D’altronde, da un punto di vista storico, la proiezione di potenza iraniana in Iraq, Siria e Libano in direzione del Mar mediterraneo non è altro che la prosecuzione storica della egemonia che ebbe l’impero safavide, impero che esercitava il suo potere politico e militare sia sul Tigre che sull’Eufrate.

A proposito della centralità delle risorse idriche dobbiamo sottolineare come la storica contrapposizione tra Iran e Afganistan per il controllo del fiume Helmand -sito in Afghanistan e le cui risorse idriche fondamentali per la sopravvivenza della città di Mashhad sono regolate dal trattato del 1973 tra Afghanistan e Iran ,costituisce ancora oggi oggetto di contesa politica con l’Afghanistan.

Proprio allo scopo di ridimensionare il ruolo americano il ruolo della Cina diventa fondamentale sia in relazione alle esercitazioni navali congiunte che vengono ormai svolte dal 2014 nell’area del Golfo – quelle recenti insieme alla Russia a nord dell’Oceano indiano e nel Mare di Oman devono essere lette come uno strumento di deterrenza antiamericano – sia in relazione alla rete ferroviaria che collega Shanghai a Teheran attraversando il Turkmenistan che ha dimostrato la volontà di Pechino di portare in essere la Nuova Via della Seta sul fronte terrestre .

D’altronde la Cina non ha avuto alcun problema a consolidare le proprie relazioni con l’Iran – nel gennaio del 2016 il presidente iraniano Hassan Rohani e quello cinese Xi Jinping avevano infatti concordato la creazione di legami economici con un investimento di 600 miliardi di dollari -nonostante le sanzioni americane.

A tale proposito alla fine di agosto il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Zarif ha fatto visita al suo omologo cinese Wang Li per consolidare il partenariato strategico globale Cina-Iran.

Sebbene le sanzioni americane abbiano certamente danneggiato le industrie petrolifere europee e, in particolare la Total francese ,dall’altro hanno permesso alla China National Petroleum Corporation di acquisire un ruolo e una rilevanza impensata e insperata.

A tale proposito la Cina ha accettato di accelerare lo sviluppo di uno dei progetti di punta del giacimento di gas iraniano e cioè la Fase 11 del gigantesco giacimento di gas di South Pars (SP11). China National Petroleum Corporation (CNPC), uno dei “tre grandi” produttori cinesi, ha incrementato la sua quota di partecipazione al 30%.

Quanto centrale sia la risorsa petrolifera per la Cina lo dimostra il fatto che l’investimento cinese nel settore petrolifero e del gas è di 280 miliardi di dollari .Ma il dato più interessante è relativo al fatto che le transazioni non avverranno in dollari ma in renminbi come è stato già fatto da parte cinese in Africa e in Russia.

Sempre nel contesto del consolidamento della One Belt, One Road la Cina non solo sarà coinvolta nella manifattura iraniana ma anche in un progetto di elettrificazione relativo alla ferrovia che collega Teheran alla città nord-orientale di Mashhad, nella costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocità Teheran-Qom-Isfahan con la possibilità di estendere questa infrastruttura fino a nord-ovest attraverso Tabriz la cui centralità è determinata sia dalla presenza di numerosi siti chiave per il petrolio e il gas sia dal fatto che questa città costituisce il punto di partenza per il gasdotto Tabriz-Ankara, che costituirà una infrastruttura nevralgica per la Nuova Via delle Seta della lunghezza di 2.300 km che attraverserà il Kazakistan, il Kirghizistan, l’Uzbekistan e il Turkmenistan.

Ebbene, la sua realizzazione richiederà la cooperazione con la Russia e cioè consentirà di consolidare le relazioni sino-russe in funzione anti americana. Inoltre, la stessa cooperazione da parte dell’Iran con l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, è finalizzata a stabilizzare la situazione afghana ,ad incrementare il commercio con il Dragone e a contenere l’egemonia americana.

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