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Covax

America Latina e Africa reggeranno a Covid-19? Studio Lancet

La prossima ondata di Covid-19 potrebbe colpire America Latina e Africa, secondo la rivista specializzata Lancet. Ecco i numeri al momento dei Paesi africani e latinoamericani

L’epicentro della Pandemia Covid-19 si sposterà, molto presto, in America Latina e Africa. A sostenerlo è la rivista Lancet, in un suo editoriale. E i primi indizi, in realtà, non mancano: in Brasile, mentre il presidente Bolsonaro continua a definire il coronavirus una semplice “influenza”, si contano 4.265 casi infetti e oltre 130 decessi.

Tutti i dettagli.

LA TESI DI LANCET

Partiamo dall’editoriale pubblicato su Lancet. Secondo la rivista è inevitabile che la pandemia Covid-19 si sposti, nella sua prossima ondata, in Africa e in America Latina, presto interessate dall’inverno australe.

VIRUS ALL’ATTACCO DEI SISTEMI PIU’ FRAGILI?

Se quanto affermato da Lancet fosse vero, questo significherebbe che la pandemia andrebbe all’attacco dei sistemi sanitari più fragili: nella maggior parte degli stati africani e latinoamericani, rimarca infatti Lancet, hanno solo poche decine o centinaia di ventilatori, e molte strutture sanitarie non hanno nemmeno le terapie di base, come l’ossigeno. Covid-19 potrebbe dunque trovare facilmente strada tra gli strati più poveri della popolazione, dove la possibilità di auto-isolarsi è praticamente nulla.

IL PROGRAMMA DELL’OMS

Preoccupata per tutto questo è, ovviamente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha già lanciato il programma di finanziamento Covid-19 Solidarity Response, grazie al quale sono stati già raccolti oltre 70 milioni di dollari e alcuni paesi hanno ricevuto donazioni di tamponi e forniture mediche.

SERVE COORDINAZIONE E SUPPORTO MONDIALE

E’ fondamentale “che la comunità globale tragga vantaggio dallo spirito di cooperazione emerso in queste settimane per evitare di ripetere questo errore nei paesi più vulnerabili. L’Oms ha dato raccomandazioni chiare, efficaci e basate sui dati. Il ruolo di coordinamento giocato dall’Oms deve continuare e i paesi e donatori devono supportarla in quest’azione”, sostiene nelle sue conclusioni Lancet.

I NUMERI DEL SUD AMERICA

Serve, però, anche cooperazione da parte dei Paesi che presto potrebbero essere sopraffatti dalla pericolosa minaccia. E serve fare presto, i numeri, in Sud America sono già alti: in Brasile si contano 4.256 casi, con 136 decessi. In Cile il numero di contagiati è 2.139, con 7 morti, in Ecuador i casi confermati sono 1924, con 58 decessi. In Argentina si contano 820 casi (20 morti); in Uruguay 304 casi (1 morto); in Bolivia 96 casi (1 morto); in Venezuela 119 casi (3 morti); in Messico 993 casi (20 morti) e nella Repubblica Domenicana 859 casi (39 morti).

A Panama ci sono 989 casi (24 morti); in Costa Rica 314 casi (2 morti); a Cuba 139 casi (3 morti); in Honduras 139 casi (3 morti); in Guayana 8 casi (1 morto); a Suriname 8 casi (1 morto); nella Guyana francese 43 casi (zero decessi).

america latinaIL CASO DEL PRESIDENTE BOLSONARO

I numeri non sembrano preoccupare il presidente del Brasile Jair Bolsonaro, che definisce Covid-19 “un’influenzina” o “un raffreddorino”, opponendosi alle misure di restrizione per imitare il contagio.

Non mancano le critiche a questo atteggiamento, anche da persone vicine al presidente, come scritto da Start Magazine: “È incredibile. Non si può governare un paese in questo modo. In un momento come questo Bolsonaro dovrebbe avere l’umiltà di lasciar parlare chi comprende le cose”, ha affermato Ronaldo Caiado, governatore dello stato di Goias e solo fino a pochi giorni fa alleato di Bolsonaro.

ARGENTINA E COLOMBIA SI BLINDANO

Reazione diversa, invece, in Argentina e Colombia. Come scrive Livio Zanotti su Start, i due Paesi hanno imposto misure drastiche di quarantena e chiusura delle frontiere, a posizioni di una certa flessibilità

I NUMERI IN AFRICA

Inferiori ma non meno preoccupanti i numeri dell’Africa: nel continente si contano, in tutto, 4.760 casi di infezione in 46 Paesi. I morti nel Continente nero, per Covid-19, sono 146, come annunciato dal Centro di controllo delle malattie dell’Unione Africana. Sono 335 le persone guarite.

In Marocco si contano 516 casi (27 decessi); in Algeria 511 casi (31 morti);in Tunisia 312 casi (8 morti); in Libia 8 casi confermati e zero decessi; in Egitto 609 casi confermati (40 morti); in Nigeria 11 casi confermati (1 morto); in Burkina Faso 222 (12 morti). Numeri più alti, sul fronte contagi, in Sud Africa: 1.280 casi (1 morto secondo il Centro di controllo delle malattie dell’Unione Africana).

STIMA DIFFICILE IN AFRICA

Ricordiamo, però, che i numeri dell’Africa vanno presi con le pinze: “Potrebbero esserci infezioni non tracciate, non pensiamo siano tante. Non crediamo ci sia una larga porzione di africani positivi che non sono stati individuati”, ha affermato Matshidiso Moeti, direttrice regionale per l’Africa dell’Oms, nel corso di un briefing dedicato al possibile impatto della pandemia nel continente.

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