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Google, Facebook, Amazon e Apple alla prova di Washington

Numerose commissioni e membri del Congresso Usa stanno esaminando i principali player tecnologici nell'ambito dell'indagine avviata dal Parlamento sull'eccessivo potere di mercato di Google, Facebook, Amazon e Apple

Si profila una battaglia dietro le quinte in vista delle audizioni delle Big Tech e il loro “eccessivo” potere prevista a Washington. I rappresentanti di Google, Facebook, Amazon e Apple sono pronti ad affrontare le domande dei membri del sottocomitato antitrust della Commissione Giustizia del Congresso nell’ambito dell’indagine avviata dal Parlamento sul potere di mercato dei colossi tecnologici.

TUTTI ESPERTI I PERSONAGGI SCHIERATI DALLE BIG TECH AL CONGRESSO

Come riporta Axios, tutte le aziende stanno portando di fronte alla commissione di Capitol Hill persone preparate ed esperte della questione. Il rappresentante di Google, Adam Cohen, ad esempio, è stato una personaggio importante nel tentativo di sfidare le preoccupazioni antitrust in Europa. Nate Sutton di Amazon è un veterano delle cause di fissazione dei prezzi del Dipartimento di Giustizia contro Apple, nate con il sospetto di aver cospirato con gli editori per aumentare il prezzo degli ebook.

CONCORRENTI E CRITICI IN AGGUATO

Concorrenti e critici sperano invece di poter gettare ultreiore benzina sul fuoco nel rapporto tra i giganti della tecnologia e Washington. L’amministratore delegato di Yelp e l’antagonista di Google Jeremy Stoppelman si sono incontrati a Capitol Hill la scorsa settimana, ad esempio. Spotify, che sta perseguendo un caso antitrust contro Apple in Europa sta anche lavorando con il Congresso prima dell’udienza, secondo le fonti raccolte da Axios.

COME NASCE LA VICENDA

Numerose commissioni e membri del Congresso stanno esaminando i principali player tecnologici dopo diversi anni di critiche su diversi fronti. Il senatore Marsha Blackburn (R-Tenn.) ha annunciato la scorsa settimana che avrebbe guidato una task force tecnologica per conto della commissione Giustizia del Senato. Si è anche incontrata per più di mezz’ora, sempre la scorsa settimana, con Chris Hughes, il co-fondatore di Facebook a cui ha chiesto di smembrare il gigante social.

IL PROCEDIMENTO POTREBBE ANCHE RICHIEDERE ANNI

Insomma, ancora non è chiaro se se il Dipartimento di Giustizia o la Commissione Federale per il Commercio porterà avanti i procedimenti formali contro una qualsiasi delle quattro aziende che si trovano a testimoniare a Washington. In ogni caso, conclude Axios, il procedimento potrebbe anche richiedere anni prima di arrivare a compimento.

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