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Fincantieri e Leonardo-Finmeccanica, chi ha vinto e chi ha perso la commessa della Marina in Brasile

Tutti i dettagli sulla commessa in Brasile vinta da un consorzio a guida tedesca. La delusione di Fincantieri che era in simbiosi con Leonardo-Finmeccanica

Non ce l’ha fatta Fincantieri, assieme ai cantieri brasiliani di sua proprietà Vard Niteroi, ad aggiudicarsi la maxi-commessa brasiliana da 1,6 miliardi di euro per quattro nuove corvette denominate classe Tamandaré della Marina brasiliana. La proposta finale del consorzio tedesco ‘Aguas Azuis’, comprendente le società Atech Negocios em Tecnologias, Embraer e Thyssenkrupp Marine Systems GmbH (TKMS) con subcontraenti le società Atlas Elektronik, Alliance Shipyard e L3 MAPPS presentata l’8 marzo, è stata selezionata come la migliore offerta tra le 9 complessivamente in gara.

I CRITERI DI AGGIUDICAZIONE

I criteri che hanno portato all’aggiudicazione del programma ai tedeschi – per un totale di 215 criteri e 386 domande e risposte fra l’amministrazione ed i concorrenti – ha portato a ottenere nella fase di selezione un tasso di contenuto locale del 31,6% per la prima nave e di una media del 41% per le unità successive, sottolinea una nota della Difesa brasiliana.

NEL PROGETTO RIENTRANO ANCHE I CANNONI LEONARDO-FINMECCANIC

Il progetto a guida tedesca delle nuove imbarcazioni verrà realizzato – scrive Analisi Difesa – sulla base del modello TKMS ‘Meko A-100’ con un di 3.455 tonnellate, una lunghezza di 107,2 metri, una larghezza massima di 15,95 metri, e un’immersione di 5.2 metri. I quattro motori saranno diesel MAN 12V 28/33 DSTC in grado di assicurare una velocità di 14 nodi mentre per quanto riguarda l’armamento rientra in gioco parzialmente l’Italia: questo comprenderà un cannone Leonardo-Finmeccanica da 76/62 mm Super Rapido. Ma anche un sistema missilistico superficie/aria con lanciatori verticali MBDA Sea Ceptor, missili antinave MBDA Exocet MM40 Block 1/3 e due sistemi di difesa ravvicinata a controllo remotizzato FN Herstal Sea Defnder. Zl pacchetto dei sensori comprende un radar 3D di sorveglianza e tracciamento bersagli aerei BAE Systems Artisan, un radar di ricerca di superficie Raytheon, un radar per la gestione dell’armamento cannoniero Thales Nederland STIR 1.2 EO Mk2 e due gruppi elettro-ottici Safran Paseo XLR, a cui si aggiungono un sistema per la guerra elettronica Rigel della spagnola Indra ed un sonar a scafo Atlas Elektronik ASO 173.

I PROSSIMI PASSI

La definitiva consegna delle navi alla Marina Brasiliana è prevista tra il 2024 ed il 2028, con la possibilità di generare circa 2.000 posti di lavoro diretti e 6.000 indiretti. Secondo la nota della Marina Brasiliana l’EMGEPRON (Empresa Gerencial de Projetos Navais), società strumentale del Ministero della Difesa ed della Marina per la gestione dei programmi navali, avvierà ora le attività necessarie alla firma dei contratti con il consorzio ‘Aguas Azuis’ per il trasferimento tecnologico, il supporto logistico integrato e le compensazioni industriali a cui si aggiungono le attività gestionali legate alla manutenzione post-vendita, che verrà siglato entro la fine dell’anno, secondo quanto stabilito dalla Request for Proposal (RfP).

I CONSORZI IN GARA

L’azienda italiana partecipava alla gara alla testa del Consorzio FLV che comprende i cantieri Vard Promar, Leonardo con i subcontraenti Fondazione Ezute e ARES Aerospacial e Defesa e prima della decisione finale era data in vantaggio sugli altri: a gennaio la Marina brasiliana aveva chiesto un ulteriore passaggio ai quattro raggruppamenti rimasti in gara: oltre al tandem italiano che, in campo c’erano anche i vincitori del consorzio Aguas Azuis, il team di Damen Saab Tamandaré, imperniato sull’asse tra l’olandese Damen e gli svedesi di Saab, e, infine, il consorzio Villegagnon guidato da Naval Group che è affiancata dai brasiliani di Enseada Industria Naval e da Mectron.

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