skip to Main Content

Facebook E WhatSapp

Facebook, che cosa ha detto (e non ha detto) Zuckerberg al Parlamento europeo

Tutti i dettagli sull’audizione del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, al Parlamento europeo. L’articolo di Michelangelo Colombo Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, si è scusato con il Parlamento europeo per il ruolo del social network nello scandalo di Cambridge Analytica. E ha promesso, alla luce della “troppa lentezza” nell’identificare l’interferenza russa nelle presidenziali americane 2016, che in…

Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, si è scusato con il Parlamento europeo per il ruolo del social network nello scandalo di Cambridge Analytica. E ha promesso, alla luce della “troppa lentezza” nell’identificare l’interferenza russa nelle presidenziali americane 2016, che in vista delle varie future elezioni sarà “priorità” evitare che ciò si ripeta.

IL PRECEDENTE CONFRONTO NEGLI USA

Zuckerberg si era già scusato davanti ai deputati americani, dopo essere stato fortemente criticato per il modo in cui il social network ha gestito la protezione dei dati degli utenti. Cambridge Analytica è accusata di aver acquisito dati di 87 milioni di profili Facebook, per usarli in campagne politiche.

I NUMERI IN QUESTIONE

Secondo cifre di Facebook, i dati di “fino a 2,7 milioni” di europei potrebbero essere stati trasmessi in “modo inappropriato” alla compagnia, coinvolta nella campagna elettorale del presidente americano Donald Trump.

IL SUCCO DELL’AUDIZIONE

Le risposte sono state generali, rispetto a domande spesso molto precise. Notando le numerose elezioni che ci saranno in Europa tra il 2018 e il 2019, Zuckerberg ha assicurato che evitare interferenze politiche è la sua «massima priorità». Ha anche respinto l’idea che Facebook sia monopolista.

AL PARLAMENTO EUROPEO

L’audizione, dove Zuckerberg era seduto a fianco del presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, aveva un pubblico ristretto, ma è stata diffusa in streaming. Questo dopo pressioni politiche che chiedevano trasparenza, visto che inizialmente era prevista a porte chiuse. Il 25 maggio nell’Ue entrerà in vigore il nuovo regolamento europeo Gdpr sulla privacy.

L’INTERVENTO DI TAJANI

Tajani, all’inizio della sessione di domande, ha sottolineato che “la democrazia non dovrebbe mai diventare una operazione di marketing, dove chiunque compri i nostri dati possa acquistare vantaggio politico”, e ha poi promesso che l’Europarlamento “monitorerà” i comportamenti di Facebook.

LE DOMANDE E LE RISPOSTE

Al centro delle domande dei membri della conferenza dei presidenti dell’Europarlamento sono state le fake news, le interferenze elettorali, l’uso dei dati personali. Zuckerberg ha sottolineato l’utilità di Facebook con il ‘security check’ in caso di attentati, per i migranti lontani da casa, per le “18 milioni di piccole imprese in Europa”. “Ma è anche diventato chiaro negli ultimi due anni che non abbiamo fatto abbastanza per impedire che gli strumenti costruiti fossero usati anche per far danni. Che si tratti di fake news, interferenze straniere nelle elezioni o sviluppatori che usano male le informazioni delle persone, non abbiamo avuto una visione sufficientemente vasta delle nostre responsabilità. Questo è stato un errore e mi scuso”, ha affermato il fondatore del social network al centro delle polemiche.

LE PROMESSE DI ZUCKERBERG

Inoltre, ha aggiunto che “bullismo, discorsi d’odio e altro non devono avere posto” su Facebook, contro i quali saranno utili gli strumenti dell’Intelligenza artificiale e mentre procede l’indagine su “molte migliaia di app”, “ce ne saranno altre che vorremo eliminare, mentre 200 lo sono già state”.

IL BOTTA E RISPOSTA POLITICO-AZIENDALE

Il capo dei liberali del gruppo Alde, Guy Verhofstadt, gli ha fatto notare come “già tre volte dall’inizio dell’anno” si sia scusato, chiedendogli se voglia essere ricordato come “il genio che ha creato un mostro digitale”. Zuckerberg ha ammesso che “ci vorrà tempo per tutti i cambiamenti che dobbiamo fare, ma sono impegnato a farlo bene e a fare i necessari investimenti per rendere sicure le persone”. Citando l’aumento del numero di persone che lavorano alla sicurezza, ha anche detto che ciò avrà un “impatto sul profitto, ma la sicurezza degli utenti sarà sempre più importante”. Il ceo ha poi sottolineato di condividere i “valori” che sono alla base della normativa Gdpr, dicendo che la rispetterà dal giorno dell’entrata in vigore.

LE PROSSIME TAPPE

L’incontro è terminato in modo teso, con la ferma richiesta dei parlamentari di ricevere dall’imprenditore risposte precise e per iscritto alle singole domande preparate dai deputati.

Back To Top