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Ecco come Moody’s e Fitch sbraneranno l’Italia

Che cosa diranno a breve le agenzie Moody’s e Fitch sull’Italia. L’articolo di Mauro Romano di Mf/Milano Finanza Non c’è bisogno di aspettare la fine del mese per conoscere il responso delle agenzie di rating sulla manovra del governo gialloverde. Ieri Moody’s con un’intervista del suo capo economista Mark Zandi e Fitch attraverso una nota…

Non c’è bisogno di aspettare la fine del mese per conoscere il responso delle agenzie di rating sulla manovra del governo gialloverde. Ieri Moody’s con un’intervista del suo capo economista Mark Zandi e Fitch attraverso una nota hanno preannunciato la bocciatura.

ECCO COSA PENSA MOODY’S DELL’ITALIA E DELLA MANOVRA DEL GOVERNO CONTE

Zandi, infatti, ha detto al quotidiano La Stampa che «è logico aspettarsi che le preoccupazioni sull’Italia manifestate in questi giorni dai mercati si rifletteranno anche nelle prossime valutazioni delle agenzie di rating». L’analista fa questa previsione partendo dai fatti: «Il giudizio dei mercati, come quello delle agenzie di rating, non si basa sulla politica, ma sui numeri, che sono dati oggettivi e uguali per tutti». E giudica la manovra del governo italiano “un errore”.

CHE COSA HA DETTO IL CAPO ECONOMISTA DI MOODY’S

“È come giocare d’azzardo con la salute economica e fiscale di lungo termine dell’Italia – ha detto Zandi – Questo è un periodo in cui dovreste lavorare per ridurre il deficit di bilancio e abbassare il debito, perché l’economia globale cresce, e il resto dell’Europa va bene. Se fossi al vostro posto, userei l’opportunità per mettere in ordine la casa dal punto di vista fiscale, invece di allargare deficit e debito”.

IL GIUDIZIO SULLA POLITICA DI LEGA E M5S

Zandi risponde anche alla politica anti-austerità di Lega e M5S. «Prendere soldi in prestito per cercare di crescere, nonostante la difficile situazione fiscale dell’Italia, e il nervosismo dei mercati e degli investitori globali, non è produttivo. Anzi è controproducente e non funzionerà. Forse l’economia riceverà un po’ di spinta dall’aumento delle attività del governo, ma tutto ciò che sarà guadagnato verrà annullato dagli interessi più alti che imprese e cittadini dovranno pagare. Fitch, che ha già a settembre aveva abbassato l’outlook a negative, mantenendo il giudizio sull’italia a livello BBB, penultimo per la fascia Investment grade, afferma ora di vedere «rischi considerevoli per i target, specie dopo il 2019».

CHE COSA DICE FITCH

Fitch, che ha già a settembre aveva abbassato l’outlook a negative, mantenendo il giudizio sull’italia a livello BBB, penultimo per la fascia Investment grade, afferma ora di vedere «rischi considerevoli per i target, specie dopo il 2019». «I dettagli della politica di bilancio e la messa in pratica rimangono un elemento chiave della nostra valutazione sul rating sovrano» dell’Italia. «La nostra prossima revisione messa in programma è nel primo trimestre 2019», ricorda Fitch, ma aggiunge anche che il target di un deficit del 2,4% del pil nel 2019 «potrebbe portare l’Italia» sotto procedura d’infrazione per deficit eccessivo da parte della Ue.

LO SCENARIO PER L’ITALIA SECONDO FITCH

«In ogni caso», aggiunge Fitch, «non ci aspettiamo che questo scenario porti il Governo a cambiare in modo notevole il target del deficit 2019». E anche sulle altre previsioni del governo c’è ben poca fiducia. La nota di aggiornamento al Def prevede che nel 2020 il deficit scenderà al 2,1% del pil, mentre Fitch prevede «un risultato più vicino al 2,6% che avevamo previsto da agosto, il che contribuisce a una stima del debito/pil più alta (129,8% entro fine 2021, contro 126,7% nella Nadef)».

(estratto di un articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza; qui l’articolo integrale)

ECCO COME M5S ATTACCA LE AGENZIE DI RATING. IL PAPER DEL CONSIGLIERE ECONOMICO DI DI MAIO

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