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Eurogruppo

Come rallentano anche le economie di Francia e Spagna

Anche Francia e Spagna, oltre alla Germania e all'Italia, vedono rallentare le economie. Ecco tutti i dettagli.

 

L’economia francese è rimasta stagnante nel secondo trimestre del 2019, crescendo di un 0,2 per cento inferiore alle previsioni, in gran parte a un rallentamento della spesa delle famiglie, ha dichiarato ieri l’ufficio nazionale di statistica Insee.

I DATI FRANCESI PEGGIORI DEL PREVISTO

Insee aveva previsto una crescita del PIL su base trimestrale dello 0,3 per cento per la seconda economia della zona euro tra aprile e giugno, lo stesso tasso del primo trimestre. Il risultato corrisponde tuttavia alle previsioni della banca centrale.

I CONSUMI FIACCHI IN FRANCIA

La spesa dei consumatori per beni e servizi è cresciuta ad un ritmo più lento, nonostante il presidente Emmanuel Macron abbia annunciato diverse misure in aprile per tentare di placare le proteste del “giubbotto giallo” sul potere di spesa.

COME FRENA IL PIL DELLA SPAGNA

Pure in Spagna l’economia frena. La crescita del Pil spagnolo rallenta nel secondo trimestre a +0,5%, rispetto al +0,7% del primo trimestre. Lo ha indicato oggi l’istituto di statistica nazionale Ine nelle stime provvisorie diffuse oggi. A livello tendenziale il Pil è cresciuto del 2,3%, anche in questo caso in flessione rispetto al +2,4% del primo trimestre.

CHE COSA SUCCEDE IN SPAGNA

La crescita dell’economia spagnola comincia a mostrare i primi segnali di rallentamento dopo anni di espansione robusta, in un contesto globale ed europeo di frenata che colpisce particolarmente il settore manifatturiero. Il Pil nel secondo trimestre è cresciuto dello 0,5%, un tasso più lento dei tre mesi precedenti (0,7%) e al di sotto delle previsioni degli economisti che si aspettavano un calo più contenuto, a 0,6%- Su base annua la crescita è del 2,3%, come nelle previsioni.

I DATI EUROPEI

Cala la disoccupazione nella zona euro: a giugno è scesa al 7,5%, rispetto al 7,6% di maggio e all’8,2% del giugno 2018, facendo registrare il tasso più basso dal luglio 2008. Sono i dati di Eurostat. Nella Ue-28 la disoccupazione, a giugno, si è attestata al 6,3%, invariata rispetto a maggio, ed in calo rispetto al 6,8% del giugno 2018, confermando il tasso più basso registrato dalla Ue nel suo insieme dal gennaio 2000. In Italia la disoccupazione a giugno è scesa al 9,7%, rispetto al 9,8% di maggio, e al 10,8% del giugno 2018; ma resta il terzo tasso più alto dopo quello della Grecia (17,6%) e della Spagna (14%). I tassi di disoccupazione più bassi si registrano invece in Cechia (1,9%), Germania (3,1%) e Ungheria, Malta e Olanda (3,4%).

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