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Intelligenza Artificiale

Cloud di Cia e Pentagono, la favorita Amazon e gli sbuffi di Microsoft, Ibm e Oracle

Tra aprile e maggio 2018, il Dipartimento della Difesa (DoD), su indicazione del suo “Cloud Executive Steering Group”, pubblicherà un’offerta di appalto per un contratto di cloud computing a beneficio della sua Joint Enterprise Defense Infrastructure (c.d. JEDI cloud) del valore di 10 miliardi di dollari per la durata di dieci anni, come definito nella…

Tra aprile e maggio 2018, il Dipartimento della Difesa (DoD), su indicazione del suo “Cloud Executive Steering Group”, pubblicherà un’offerta di appalto per un contratto di cloud computing a beneficio della sua Joint Enterprise Defense Infrastructure (c.d. JEDI cloud) del valore di 10 miliardi di dollari per la durata di dieci anni, come definito nella Legge Omnibus per l’anno fiscale 2018. L’appalto sarà assegnato nel quarto trimestre del 2018 e diventerà operativo nel 2019.

Beneficiari dei servizi offerti dall’aggiudicatario saranno tutti i dipartimenti del DoD, il Joint Staff, l’U.S. Cyber Command, e la DISA (Defense Information Systems Agency). L’appalto di JEDI Cloud prevede la fornitura di infrastruttura e piattaforme da utilizzare in termini di servizio per dati non classificati e classificati (i servizi per dati classificati saranno ospitati in un “infrastruttura fisica dedicata”). I servizi includeranno l’elaborazione, il networking, lo storage e altre caratteristiche di base. Il prodotto finale offerto dal cloud è destinato ad essere una rete globale disponibile in tutti gli ambienti (cabina di pilotaggio di un F-35, un sottomarino nel Pacifico, il comando di un esercito), nelle zone più remote del mondo.

Il contratto sarà “single-award”, ossia aggiudicabile solo da una società che soddisfi tutte le certificazioni richieste per ospitare nel suo cloud dati a livelli di classifica Secret e Top Secret. La decisione di affidarsi ad un solo cloud ha scatenato dure reazioni da parte dei gruppi industriali del settore, i quali temono che solo una società – Amazon Web Services (AWS) – possa avere la possibilità di aggiudicarsela. Microsoft, IBM ed Oracle si sono dette contrariate per la scelta di perseguire una opzione “single-cloud’, ma il Pentagono, finora, non si è espresso in termini diversi da quelli iniziali.

AWS ha, ovviamente, accolto con grande favore la scelta del Pentagono essendo attualmente l’unica con i requisiti richiesti per dati classificati (Classified Secret Commercial Cloud Services -CS2S- clearance). Grazie a questo vantaggio nel 2013 si è aggiudicata fino al 2023 un contratto da 600 milioni di dollari per ospitare il cloud della Central Intelligence Agency (CIA).

Il contratto è anche aperto ad altre agenzie della Intelligence Community (IC) statunitense desiderose di utilizzare i servizi offerti da Amazon. La possibilità di ampliare i servizi ad ognuna delle 17 agenzie dell’IC statunitense è data dal fatto che il cloud realizzato da AWS nel contratto con la CIA opera dietro il firewall dell’IC come un cloud pubblico costruito in ambienti privati.

Il cloud della CIA è in grado di ospitare applicazioni o ordinare una varietà di servizi on-demand come storage, computing e analisi, pagando solo per i servizi effettivamente utilizzati. Molte altre agenzie dell’IC statunitense hanno già identificato applicazioni di interesse per passare al cloud. Il National Reconnaissance Office (NRO), ad esempio, ha selezionato cinque applicazioni, incluso il suo software di pianificazione delle risorse aziendali, per migrare al cloud IC. Amazon supervisiona l’hardware perché di sua proprietà ed è responsabile della manutenzione come in ogni data center pubblico. Ogni volta che Amazon introduce una nuova innovazione o un miglioramento nei servizi cloud, il cloud IC si evolve. Finora AWS ha realizzato più di 200 miglioramenti incrementali, assicurando una sorta di innovazione integrata al cloud IC.

Il cloud AWS è accreditato e conforme agli standard dell’IC statunitense, limitando l’accesso alle informazioni in base all’identità dell’individuo che la ricerca, ed offrendo all’IC mezzi per condividere le informazioni in un ambiente in cui la sicurezza automatizzata non costituisce un ostacolo alla condivisione stessa. L’importanza delle funzionalità cloud che la CIA ottiene attraverso l’utilizzo della potenza di AWS è esemplificata nella gestione di informazioni estremamente sensibili in un tempo minimo. Disponendo di una considerevole potenza di calcolo, il cloud di AWS garantisce l’accesso e le ricerche in pochi secondi.

Il cloud generato da AWS per l’IC ha capacità almeno equivalenti a quelle che Amazon ha già implementato per altri enti governativi. Ad esempio, AWS fornisce il cloud per la raccolta di oltre 1 miliardo di documenti commerciali della Securities and Exchange Commission (SEC) e più di un terabyte di nuovi dati al giorno attraverso il suo sistema di analisi dei dati delle informazioni di mercato. Per l’IC lo sforzo è ben superiore dato che la raccolta e’ di miliardi e forse trilioni di pezzi di metadati, registrazioni telefoniche e di Internet e altri vari tipi di informazioni su base annuale.

AWS collabora negli stessi termini anche con la NASA, la Food and Drug Administration ed i Centers for Disease Control and Prevention. A breve, dunque, potrebbe ampliarsi anche all’universo del Pentagono.

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