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Fortune

Che cosa cambierà per le Ipo saudite dopo Aramco

L'analisi di Bassel Khatoun e Salah Shamma di Franklin Templeton su cosa cambierà per le aziende saudite dopo l'Ipo di Aramco

La quotazione della compagnia petrolifera statale dell’Arabia Saudita potrebbe dare il via alla prima di una serie di offerte pubbliche iniziali del regno. I nostri analisti approfondiscono il significato che l’accordo potrebbe avere per l’Arabia Saudita e le sue implicazioni per i mercati finanziari globali.

L’offerta pubblica iniziale (IPO) di Saudi Aramco è significativa non solo per la valutazione dell’azienda, pari a 1.500-2.000 miliardi di dollari, ma anche per l’opportunità che offre di avviare il tanto atteso programma di privatizzazioni del regno. Siamo convinti che l’operazione potrebbe rivitalizzare il mercato delle IPO sulla borsa saudita.

Per noi, una quota di flottante pari al 5-10% del capitale di Aramco determinerebbe un transformational deal per l’Arabia Saudita. Il buon esito della quotazione di Aramco alla borsa saudita (Tadawul) fornirebbe l’iniezione di fiducia tanto necessaria agli investitori locali. Potrebbe anche dare la spinta necessaria a collocare sul mercato un numero ancora maggiore di aziende saudite. Le autorità saudite hanno l’ambizioso obiettivo di aumentare il numero di società quotate sul Tadawul, da 193 a 250, entro il 2022.

Crediamo che l’IPO di Saudi Aramco sia un pilastro centrale della visione 2030 dell’Arabia Saudita. A nostro avviso, la più ampia privatizzazione dei beni statali accelererà probabilmente il flusso di capitali esteri in Arabia Saudita, migliorerà la liquidità e la trasparenza e continuerà a contribuire a diversificare la sua economia riducendone la dipendenza dal petrolio. Il governo saudita ha dichiarato di voler raccogliere fino a 200 miliardi di dollari attraverso privatizzazioni nei prossimi anni. Si propone altresì di ricavare 9-11 miliardi di dollari dalla privatizzazione dei beni entro il 2020, in settori che comprendono la sanità, l’acqua, i trasporti, l’istruzione, le aziende municipalizzate, l’energia, gli sport e le comunicazioni.

Nel secondo trimestre di quest’anno sono state completate solo due IPO sul Tadawul, rispetto alle quattro dello stesso periodo del 2018. Per consolidare il mercato azionario e renderlo più “investibile” agli occhi degli investitori internazionali, riteniamo necessaria una più ampia rappresentazione dei diversi settori sauditi sul Tadawul.

Che cosa è stato raggiunto?

In passato, abbiamo parlato di alcune delle “Note incognite che circondano l’offerta pubblica di Saudi Aramco”. È giusto dire che la società ha fatto molta strada negli ultimi due anni. La nostra analisi suggerisce che le informazioni e le misure di trasparenza di Aramco sono migliorate e appaiono ora essere più in linea con gli standard e le migliori pratiche del settore. A nostro avviso, la mentalità dell’azienda si è avvicinata a quella di un organismo pubblico regolamentato.

L’”effetto aureola“ derivante dalla vendita di azioni Aramco sul mercato nazionale delle IPO non deve essere sottovalutato. Non è esagerato immaginare che con i riflettori degli investitori internazionali saldamente puntati sull’Arabia Saudita, e su Aramco in particolare, aumenteranno le imprese locali nel regno che guardano con favore alla trasformazione in società quotate in borsa.

Vale la pena di notare anche il significativo impatto che l’offerta pubblica iniziale di Aramco avrà sui mercati dei capitali della regione del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) e sul più ampio universo dei mercati emergenti.

Valutazione dell’impatto più ampio

Al 29 ottobre, la regione MENA rappresenta il 4,4% dell’Indice MSCI Emerging Market, mentre l’Arabia Saudita rappresenta il 2,4% dell’indice dopo la sua inclusione. Tale ponderazione dovrebbe aumentare ulteriormente fino al 5% all’inclusione del Kuwait che avverrà nel 2020. Inoltre, secondo le nostre stime, la probabile quotazione nel corso del tempo di un’ulteriore quota del 5% di Aramco aumenterebbe fino a 1,8 punti percentuali il peso della regione MENA nell’indice MSCI Emerging Markets. Il peso complessivo della regione MENA sfiorerebbe il 7%, quindi a pari merito con il peso di Europa emergente, Brasile, Sudafrica e India.

Portando più aziende locali sul mercato, è possibile rafforzare i livelli di corporate governance e di trasparenza nel paese, essendo le società quotate sotto l’occhio attento delle autorità di regolamentazione del mercato e degli investitori. Un altro aspetto positivo della quotazione di asset che in precedenza erano di proprietà dello Stato viene dalla possibilità per le IPO di attrarre grandi investitori strategici, spesso a livello globale, in grado di portare un nuovo modo di pensare e modi innovativi di gestire un’impresa.

Qual è la prossima novità in cantiere?

In generale, di pari passo con l’avanzare del programma di privatizzazione dell’Arabia Saudita, secondo noi è prevedibile che il flusso di capitali stranieri in Arabia Saudita accelererà, contribuendo ad aumentare la liquidità del mercato azionario e a migliorare ulteriormente i livelli di corporate governance e trasparenza.

Anche le norme e i regolamenti che disciplinano le IPO in Arabia Saudita si stanno evolvendo. Prosegue a ritmo impressionante in Arabia Saudita l’impegno attivo per eliminare alcuni degli ostacoli che le aziende si trovano ad affrontare nel valutare una IPO. La Capital Markets Authority (CMA) del paese andrebbe elogiata per il duro lavoro intrapreso negli ultimi anni allo scopo di rendere il Tadawul più accessibile e attraente per gli investitori globali, aiutando in tal modo gli investitori nel regno a continuare a beneficiare di un mercato azionario più istituzionalizzato e liquido.

I regolamenti emanati di recente per consentire alle aziende di altri paesi del Golfo di comparire anche sul listino del Tadawul è un’ulteriore prova dell’approccio lungimirante che il regolatore saudita sta adottando per aiutare il mercato azionario a crescere e svilupparsi. È esattamente questo il genere di comportamento innovativo che, nel tempo, incoraggerà sempre più aziende a valutare una quotazione sulla piazza finanziaria saudita. Ma la voglia di cambiamento non può fermarsi qui e c’è ancora molto spazio per ulteriori riforme.

Il buon esito della quotazione di Aramco metterebbe in evidenza, a nostro avviso, quanti progressi abbia compiuto il mercato locale in un così breve lasso di tempo. L’IPO potrebbe anche costituire il catalizzatore tanto necessario per realizzare le altre privatizzazioni di mercato previste dalla strategia Vision 2030 del paese. Crediamo che quest’ultimo passo avanti prometta bene per lo sviluppo del mercato azionario dell’Arabia Saudita e rafforzi la reputazione del regno come stella nascente nell’universo dei mercati emergenti.

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