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Perchè Sony Music torna a produrre vinili

Sony Music inaugurerà, a marzo 2018, una fabbrica di vinili con sede in Giappone   Il digitale batte il supporto fisico. O batteva, perchè se è vero che i numeri dimostrano che già a luglio 2016 il digitale era preferito al cd, è anche vero che negli ultimi mesi il vinile fa il boom, tanto…

Sony Music inaugurerà, a marzo 2018, una fabbrica di vinili con sede in Giappone

 

Il digitale batte il supporto fisico. O batteva, perchè se è vero che i numeri dimostrano che già a luglio 2016 il digitale era preferito al cd, è anche vero che negli ultimi mesi il vinile fa il boom, tanto da spingere Sony Music a tornare a produrre vinili. A sorpresa, infatti, aprirà una fabbrica in Giappone nel marzo 2018. Ma andiamo per gradi.

Il digitale batte il cd

viniliIl digitale è preferito al supporto fisico, il cd: nel 2016 c’è stato il sorpasso storico in campo musicale, anche in Italia. Lo rilevano i dati elaborati da Deloitte per Fimi relativi al primo semestre del 2016: nel mercato discografico, il Bel Paese segue il trend mondiale e si affida allo streaming.

In particolare, il segmento digitale, aveva conquistato a luglio 2016 il 51% del mercato, trascinato dall’imponente crescita dei servizi musicali via web, che rappresentano il 40% del mercato totale e segnano un incremento del 51%. Il fatturato del settore era salito dell’1%, attestandosi a 66,4 milioni di euro. Guardando alla buona performance già registrata nel 2015, il 2016 è da record e fa registrare una crescita del 23% rispetto a due anni fa.

Continua la progressione dello streaming in abbonamento, che già a luglio 2016 era cresciuto del 68%, con servizi come Spotify, Apple Music, Deezer e TIMmusic. YouTube saliva del 19% e rappresentava l’11% del mercato. Secondo i dati Fimi, lo streaming aveva fatturato 26,3 milioni e ben il 20% dei consumatori accede a servizi in streaming a pagamento.

Ma il vinile fa il Boom

Ad un’importante avanzata del digitale, però, si contrappone il boom dell’audio analogico registrato dal vinile. Una sorpresa: il vecchio 33 giri segnava, a luglio 2016, incrementi a doppia cifra: +43% nel semestre a confronto con i primi sei mesi del 2015, raccogliendo quasi 3,5 milioni di euro contro i 2,4 della prima metà dello scorso anno e portando la quota di mercato dei “dischi” al 5% del totale.

Secondo i dati della Bpi, l’industria di settore inglese, in tutto il 2016, le vendite di vinili hanno raggiunto i livelli di prima del 1991. Solo in Gran Bretagna sono aumentate del 53% per un totale di 3,2 milioni di unità.

Sony Music torna a produrre vinili

A sorpresa, dopo 30 anni di stop, la Sony Music torna a produrre vinili in proprio. L’azienda ha deciso di inaugurare una fabbrica dedicata, in Giappone, nel marzo 2018. La multinazionale aveva smesso la produzione casalinga del supporto nel 1989, quando oramai a conquistare il mercato erano stati i cd.

Sony Musi ha deciso di lanciarsi nuovamente nel mercato per tenere il passo alla crescente richiesta di vinili. Qualche indizio era arrivato già a inizio anno: come scrive Billboard, nei primi mesi del 2017 la Sony Music ha installato un macchinario per tagliare i vinili nella sua filiale di Tokyo. Secondo le indiscrezioni, la prima ondata di vinili ‘fatti in casa’ dovrebbe riguardare principalmente musica giapponese.

Boom di aziende che producono vinili

Sony non è sola in questo ritorno al passato. Nel 2017, infatti, diverse nuove aziende che producono vinili sono nate negli Stati Uniti, da Detroit a Miami. Esempi di questo tipo non mancano nemmeno in Europa, qui la maggior parte delle aziende che stampano vinili per major ed etichette indipendenti sono nella Repubblica Ceca e in Olanda. Secondo i dati del Guardian, le aziende europee riescono a produrre 100mila pezzi al giorno, una cifra che non soddisfa più le richieste.

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