Periscope potrebbe però finire presto per questi utenti, che potrebbero vedersi chiuso l’account. Lo scrive Mashable Australia, sottolineando che tali trasmissioni violano i termini di utilizzo dell’app.
Nei termini di servizio di Periscope si legge che la compagnia “rispetta i diritti di proprietà intellettuale di altri e si aspetta che gli utenti facciano lo stesso”. Periscope sottolinea inoltre che tutti i contenuti pubblicati tramite l’app sono di responsabilità dell’utente. Una fonte vicina a Periscope conferma a Mashable Australia che “chiunque violi i termini di servizio sarà sospeso o chiuso”.
Quello che ha visto la trasmission in diretta su Periscope del “Trono di Spade” (secondo Irdeto è la serie più scaricata illegalmente online al mondo) non è il solo caso. Sono diversi gli utenti che a volte usano l’app per “guardare la tv” e condividerne i contenuti con sconosciuti in ogni parte del mondo, comprese serie tv non disponibili in tutti i Paesi nello stesso periodo e la cui trasmissione è legata ad accordi fra network e case di produzione.
Intanto si fa sempre più agguerrita la competizione fra Periscope e Meerkat, l’altra app per il live streaming lanciata un mese prima di quella di Twitter. Secondo quanto riportato da TechCrunch, il sito dei cinguettii starebbe spingendo gli utenti vip o media ad abbandonare la rivale.
La trasmissione in diretta di Game of Thrones su Periscope conferma una cosa: il grande interesse per la serie giunta alla sua quinta stagione, e la straordinaria intuizione di Sky, che ha deciso di trasmettere la serie in contemporanea con gli Usa, in lingua originale e sottotitolata. Come a dire, se proprio non potete aspettare per guardarla, almeno fatelo in HD.