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Se la Camera dei deputati apre un Barcamp per promuovere l’innovazione sociale

Spesso si dice che il cambiamento e l’innovazione possono nascere anche attraverso la rete e che le istituzioni devono essere in grado di sostenere il processo di innovazione sociale. Ma in quanti avrebbero scommesso che sarebbe davvero accaduto? 

 

La Camera dei Deputati ha lanciato, nei giorni scorsi il primo Barcamp, che si terrà l’11 aprile con l’obiettivo di raccogliere dai partecipanti idee, progetti, proposte, contributi finalizzati al miglioramento della posizione dell’Italia in rapporto agli indicatori dell’agenda digitale europea.

Chiunque può partecipare, pubblicando prima la propria proposta. È fissato un limite di 75 posti ma è comunque possibile pubblicare proposte anche se non verranno presentate al BarCamp e iscriversi per assistere al BarCamp senza presentare proposte.

BarCamp è una rete internazionale di non conferenze aperte i cui contenuti sono proposti dai partecipanti stessi. L’hastag è #facciamolagenda .

Per partecipare al BarCamp ci si registra e si pubblica la propria proposta che deve avere un titolo, una descrizione in sintesi (max 200 caratteri) e il testo. Durante il BarCamp ogni partecipante ha a disposizione 10 minuti per la propria presentazione, basandosi sullo schema di un template. Alla fine di ogni presentazione sono previsti 5 minuti per domande da parte della platea.

Il BarCamp può ospitare al massimo 75 proposte, tuttavia CIVICI, lo strumento che è stato scelto per pubblicare le proposte, resterà aperto anche dopo il BarCamp per raccogliere valutazioni e commenti alle proposte presentate, e nuove proposte.

 

Fino a pochi minuti fa le proposte inviate erano una trentina e su ciascuna è possibile esprimere giudizi, commenti, partecipando, di fatto a una discussione, digitale ma capace altrettanto di costruire e rafforzare le proposte.

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