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Xiaomi

Xiaomi prova a conquistare l’Italia (anche) con l’IoT

Xiaomi debutta in Italia: la casa cinese, quarto produttore di smartphone, prova a conquistare il mercato con l’Iot. Articolo di Giusy Caretto L’attesa è finita, Xiaomi sbarca in Italia, ufficialmente. Aprirà infatti il suo primo Mi Store italiano ad Arese, alle porte di Milano. Già presente in Spagna, con quattro Mi Store, tre a Madrid e…

L’attesa è finita, Xiaomi sbarca in Italia, ufficialmente. Aprirà infatti il suo primo Mi Store italiano ad Arese, alle porte di Milano. Già presente in Spagna, con quattro Mi Store, tre a Madrid e uno a Barcellona, la società cinese debutta contemporaneamente in Francia e in Italia, provando a scalare, grazie anche alle vendite del Vecchio Continente, la top five dei produttori di smartphone.

“Oggi assistiamo a un nuovo capitolo dell’espansione globale di Xiaomi, sostenuto dalle nostre ambizioni globali. Siamo entusiasti di fare grandi progressi annunciando il nostro arrivo in Italia, un mercato di grande importanza per Xiaomi nell’Europa occidentale, due giorni dopo il nostro ingresso ufficiale in Francia. Ci impegniamo a introdurre prodotti sorprendenti e servizi innovativi a prezzi onesti per soddisfare al meglio la crescente domanda dei nostri Mi Fan e, più in generale, degli utenti”, ha affermato Wang Xiang, Vice Presidente Senior di Xiaomi, in occasione della presentazione di apertura del Mi store di Milano.

La società ha decsio di debuttare in Italia con due top di gamma il Mi Mix 2S, ultima versione del modello che ha aperto l’era degli smartphone a tutto schermo, e il Redmi Note 5, con display da 5,99”, ma Xiaomi non è solo smartphone. E’ innovazione pura, è domotica, è Iot. Ed è proprio su tutto questo che la casa di Pechino punta per conquistare gli utenti ed entrare nelle loro case e nelle loro vite, provando a rendersi indispensabile.

XIAOMI, UNA CRESCITA RECORD

Nata nel 2010, grazie al lavoro di Lei Jun, Xiaomi vanta una crescita davvero record. E seppur considerata ancora oggi una start up, la società cinese è riuscita in quello che altri non sono riusciti. Meglio, sono riusciti in più tempi. A soli 2 anni di distanza dalla nascita e solo ad un anno dal lancio del primo hardware, Xiaomi ha registrato 1 miliardo di dollari di fatturato, come ha raccontato Wang Xiang. Nel 2014 il fatturato è salito a 10 miliardi di dollari e nel 2017, Xiaomi ha festeggiato i 15 miliardi di dollari di fatturato.

“Abbiamo fatto meglio di Google, che ha raggiunto questo fatturato in 9 anni, di Facebook che lo ha raggiunto in 12, di Alibaba che di anni ne ha messi 17 e di Apple che ha impiegato 20 anni per raggiungere un risultato da noi ottenuto solo in 7 anni di vita”, ha commentato Wang Xiang.

QUARTO PRODUTTORE DI SMARTPHONE

I risultati del fatturato si rispecchiano anche nella classifica mondiale dei produttori di smartphone. Xiaomi si è piazzata, dopo una scalata davvero rapida, al quarto posto dietro Samsung, Apple e Huawei. Nel primo trimestre di quest’anno, Xiaomi ha venduto 28,3 milioni di unità, pari a una quota di mercato dell’8,2%: la società dista tre punti percentuali dalla connazionale Huawei.

I NUOVI TELEFONI INTELLIGENTI

Xiaomi proverà a guadagnare punti percentuali importanti di mercato grazie a due nuovi top di gamma Mi MIX 2S e Redmi Note 5. Il Mi Mix 2S è disponibile a partire da 499,90 euro nei colori blu lago, oro e nero, mentre il secondo avrà un costo di 199,90 euro. Il Mi MIX 2S vanta un display da 5,99’’ LCD con risoluzione 2.160 x 1.080 in formato 18:9, Snapdragon 845 col suo Adreno 630, 6 GB di RAM e 64 o 128 GB di storage.  Doppio modulo posteriore da 2 MP f1.8 e 12 MP f2.4, entrambi basati su pixel da 1.4 um e sensore Sony IMX363.

Il Redmi Note 5, invece, è dotato di  SoC Snapdragon 636  con la sua Adreno 509, una dotazione di RAM da 3 o 4 GB e 32GB o 64GB di storage a seconda del modello.

NON SOLO SMARTPHONE

Xiaomi, però, non è solo smartphone: nel fortino dei cinesi ci sono infatti diverse centinai di prodotti (grazie anche agli invetimenti in società più piccole che potevano garantire nuovi gadget). Ed è per questo che nel Mi Store di Milano potrete trovare davvero tantissimi oggetti: l’action camera 4K, lo scooter elettrico, la smart band, la bilancia Mi Body Composition Scale, il set-top-box per Android tv, gli auricolari e tanto tanto altro.

LA VIA DELL’IOT

La varietà di prodotti non è certo un caso. A spiegare al meglio la missione e l’immagine della società cinese è Wang Xiang: “Xiaomi è un’azienda impegnata nello sviluppo di dispositivi che combinano innovazioni tecnologiche all’avanguardia, e crediamo che i nostri prodotti e servizi stupiranno i consumatori e conquisteranno la loro fiducia, aiutandoci infine a cambiare le regole del gioco nel settore tecnologico”.

E l’app con cui, Xiaomi prova a cambiare queste regole è Mi Home, che da aprile 2018 parla anche italiano. L’app permette all’utente di gestire in maniera sicura tutti i dispositivi domotici del brand con un solo click, anche a distanza.

L’ARRIVO IN ITALIA AUMENTERA’ I PREZZI DEI GADGET?

No, Xiaomi proverà a tenere i prezzi bassi anche nei mesi a venire, anche dopo l’espansione nel Vecchio Continente. Dal 2018, infatti, la società cinese, proprio con questo obiettivo, limiterà sempre il margine di profitto ad un massimo del 5%.

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