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Vi presento i 4 nuovi satelliti per Galileo, il Gps europeo

Seconda puntata del focus di Matteo Massicci, blogger di Start Magazine, sulle principali notizie scientifiche di quest'estate

Il 25 luglio dalla base spaziale di Kourou, nella Guiana Francese, sono stati lanciati quattro nuovi satelliti del programma Galileo, l’alternativa europea al sistema di posizionamento e navigazione globale (Gps) statunitense.

I componenti, trasportati dal vettore Arianne 5 e giunti in posizione tre ore dopo il lancio, si sono aggiunti ai 22 già in orbita. Una volta raggiunta la sua piena configurazione, il sistema sarà costituito da 30 satelliti.

La storia di Galileo inizia nel 2003 come risultato di un accordo tra Unione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa). A differenza del Gps, il sistema è stato concepito esclusivamente per scopi civili.

L’industria italiana è coinvolta in prima linea all’interno della costruzione dell’infrastruttura: molte aziende del settore aerospazio del nostro paese fanno infatti parte del consorzio che si è aggiudicato l’appalto per la costruzione dei ricevitori.

Attivo dal dicembre 2016, Galileo garantirà a regime benefici in svariati ambiti, quali energia, trasporti terrestri marittimi e navali, sicurezza, agricoltura e finanza.

Seconda puntata. Per leggere la prima puntata clicca qui.

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