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Invitalia Reithera

Venture capital, ecco come il governo lima Invitalia a favore della Cassa depositi e prestiti

Tutte le novità che emergono dalla bozza del decreto Semplificazioni in materia di venture capital, blochckain e startup

Il governo inizia a limare funzioni e compiti di Invitalia, la società controllata dal Tesoro capeggiata dall’amministratore delegato, Domenico Arcuri.

Oltre a un’interrogazione parlamentare presentata dal Movimento 5 Stelle molto critica con i vertici della società del Mef, ora arriva una novità rilevante per una parte dell’attività di Invitalia: i fondi per il venture capital – in cui Invitalia ha un ruolo – saranno concentrati nella Cassa depositi e prestiti, il gruppo controllato dal Tesoro e partecipato dalle fondazioni bancarie.

Ecco alcuni degli aspetti che emergono dalla bozza del decreto Semplificazioni.

ECCO LE NOVITA’ SUL VENTURE CAPITAL DAL DL SEMPLIFICAZIONI

Ci sarà l’assorbimento in Cassa depositi e prestiti – guidata dall’amministratore delegato, Fabrizio Palermo, nominato dal governo Conte – dei fondi per il venture capital. Ci sarà di fatto la costituzione di un «Fondo nazionale innovazione» che ingloba anche i 200 milioni del Fondo anti delocalizzazioni e i 150 milioni del Fondo per la crescita delle imprese del Sud, sottolinea oggi il Sole 24 Ore.

CHE COSA SUCCEDERA’ TRA INVITALIA E CDP

In sostanza si assegna il diritto di opzione alla Cdp per l’acquisto delle azioni di Invitalia Ventures Sgr, controllata di Invitalia. Non è tecnicamente un affidamento in house ma non si prevede una gara. L’operazione viene condizionata all’apporto di risorse aggiuntive da parte di terzi e si stabilisce che se Cdp acquisirà solo una partecipazione di controllo, il resto verrà trasferito al ministero dell’Economia «anche in deroga alla disciplina in materia di società a partecipazione pubblica».

IL RUOLO DEL MISE DI DI MAIO

Le quote di fondi di investimento già sottoscritte da Invitalia possono essere trasferite direttamente al ministero dello Sviluppo. “È possibile che il Fondo avrà una forte connotazione politica: non sono previsti vincoli di coinvestimento dei privati e sarà il Mise ad esprimere la maggioranza dei componenti di un comitato strategico di indirizzo sulla gestione delle risorse”, scrive oggi il Sole 24 Ore.

DOSSIER BLOCKCHAIN

Novità dal decreto Semplificazioni anche su un altro aspetto: primo passo verso la validità giuridica della tecnologia «blockchain». La condivisone di documenti informatici attraverso l’uso della blockchain – si prevede nel decreto – produce gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica in base al regolamento Ue eIDAS.

CAPITOLO START UP

Sul fronte delle startup ok ad alcuni adempimenti anche in modalità digitale. Ma nell’ultima bozza non compare più l’esonero dal pagamento degli oneri per numerazione e bollatura dei libri e registri sociali.

LE CONFERME DEL FONDO DI GARANZIA

Confermata la sezione del Fondo di garanzia Pmi (per 50 milioni) a favore di Pmi che, a causa del ritardo dei pagamenti della Pa, sono in difficoltà nella restituzione delle rate di finanziamenti bancari (garanzia massima dell’80% fino a 2,5 milioni).

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