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Tocilizumab Cotugno

Tocilizumab Roche, tutto quello che c’è da sapere sul farmaco che cura (forse) Covid-19

Da Napoli parte l'appello per un protocollo nazionale per l'utilizzo del principio attivo tocilizumab per la cura di Covid-19. Il farmaco è stato già testato con successo in Cina. La mossa di Roche

Una cura contro il Coronavirus Covid-19 non c’è, ma forse siamo sulla giusta strada. O almeno, questa è la speranza che viene dai risultati dell’utilizzo del tocilizumab, principio attivo utilizzato contro l’artrite reumatoide.

Il farmaco è stato utilizzato, con successo, su 272 pazienti di Wuhan, in Cina, da dove la pandemia sembra essere partita, ed in Italia è stato somministrato a pazienti affetti da Covid-19 presso l’ospedale Cotugno di Napoli, dove ha dato risultati in pochi giorni.

IL TOCILIZUMAB

Tocilizumab è approvato nel 2010 negli Stati Uniti per l’artrite reumatoide. Il principio attivo si basa su “una proteina prodotta da cellule immunitarie specifiche (anticorpo monoclonale), che blocca l’azione di una specifica proteina (citochina) chiamata interleuchina-6. Questa proteina è coinvolta nei processi infiammatori dell’organismo e il suo blocco può ridurre l’infiammazione nel suo organismo. RoActemra aiuta a ridurre i sintomi come il dolore e la tumefazione delle articolazioni e può inoltre il suo rendimento nelle attività quotidiane”, spiega l’Agenzia del Farmaco.

IL TOCILIZUMAB IN ITALIA

Questo principio attivo è commercializzato in Italia dalla casa farmaceutica Roche, con il nome di Actemra. Si tratta di un farmaco di fascia H, il cui utilizzo – ad eccezione di casi particolari – dev’essere limitato all’ospedale o a strutture analoghe.

I TEST AL COTUGNO DI NAPOLI

Il farmaco della Roche, in Italia, è stato somministrato anche a 6 pazienti, gravemente malati per Covid-19, dell’Ospedale Cotugno di Napoli, per volontà di Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli.

Ascierto si è confrontato con alcuni esperti cinesi prima di avviare la sperimentazione: “Loro ci hanno detto che non solo la nostra è un’ottima idea, ma che anche loro avevano trattato 21 pazienti con lo stesso farmaco, e tutti quanti hanno recuperato”, ha detto il Presidente in un’intervista a Il Messaggero.

LA ROCHE PRONTA A FORNIRLO GRATIS

Se la sperimentazione dovesse andare bene e le tac dovessero dimostrare che la polmonite sta regredendo, il farmaco solo off label, cioè al di fuori delle indicazioni per cui è registrato. L’azienda farmaceutica Roche lo fornirà gratis, come si legge in una missiva inviata dall’Ad Maurizio de Cicco al ministro della Salute, Roberto Speranza, e ai governatori delle Regioni..

SERVE UN PROTOCOLLO NAZIONALE

E in attesa di ufficiali riscontri positivi (per ora i miglioramenti restano frutto di indiscrezioni e notizie ufficiose), parte anche l’appello ad un protocollo nazionale: “La nostra struttura insieme all’Azienda Ospedaliera dei Colli è stata la prima, in Italia, a utilizzare questa terapia nei pazienti con Coronavirus. Ma serve subito un protocollo nazionale per estendere l’impiego di tocilizumab nei pazienti contagiati da Coronavirus e che si trovano in condizioni molto critiche. E molto importante che il suo utilizzo venga esteso quanto prima, così potremo salvare più vite”, ha affermato Ascierto.

NON SOLO NAPOLI

Il farmaco contro il Coronavirus sarà anche utilizzato a Pescara, per i pazienti che sono in terapia intensiva, come annunciato dal primario dell’Uoc Malattie Infettive di Pescara, professor Giustino Parruti, e negli ospedali milanesi San Raffaele e Sacco, come rivelato da Il Messaggero.

Sperimentazioni saranno avviate negli ospedali di Brescia e Fano.

UTILIZZATO PER LA CURA DI COVID-19 A WUHAN

Il farmaco è stato già testato in Cina come terapia per la cura del Coronavirus Covid-19 per la capacità di bloccare la proteina interleuchina-6 e quindi i processi infiammatori. A Wuhan, città della Cina da cui la pandemia sembra essere partita (è ancora in fase di studio la genesi), sono stati curati 272 pazienti in totale, secondo quanto dichiarato da Sun Yanrong, vicedirettore del Centro biologico del Ministero della scienza e della tecnologia.

Il farmaco è stato approvato in Cina per il trattamento di pazienti adulti con artrite reumatoide attiva nel 2013 ed è stato nuovamente approvato per il trattamento nel 2016 Artrite idiopatica giovanile sistemica nei bambini di età pari o superiore a 2 anni.

EFFETTO IMMEDIATO SU 20 PAZIENTI

Il Tocilizumab è stato inserito, ora, dalla National Health Commission cinese nelle linee guida per il trattamento dei casi gravi da Coronavirus.

Il principio attivo è stato testato per la prima volta su 20 pazienti, che hanno mostrato un miglioramento importante già nelle prime 24-48 ore. “Questo è un vecchio medicinale, ma ha un effetto bloccante specifico sull’interleuchina-6. Nell’esperimento iniziale, 20 pazienti, gravemente malati, hanno avuto da subito effetti positivi. La temperatura è scesa in un giorno e 19 pazienti sono guariti in due settimane”, ha spiegato Zhou Qi, vice segretario generale dell’Accademia cinese delle scienze.

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