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SingularityU Italy Summit

SingularityU Italy Summit: uno sguardo nel futuro

SingularityU Italy Summit,  una due giorni per scoprire come va il mondo e il business   Una due giorni in cui è possibile guardare al futuro, comprendere in che direzione sta andando il mondo. E quindi il business. Un’occasione da non perdere per restare al passo con i tempi e non fallire, come è accaduto…

SingularityU Italy Summit,  una due giorni per scoprire come va il mondo e il business

 

Una due giorni in cui è possibile guardare al futuro, comprendere in che direzione sta andando il mondo. E quindi il business. Un’occasione da non perdere per restare al passo con i tempi e non fallire, come è accaduto a Nokia (oggi alla ricerca della sua rivincita) e a Kodak. Parliamo del SingularityU Italy Summit, che si è tenuto presso il Centro Congressi Stella Polare di Rho – Fiera (Milano) e di cui Eni è stata main partner.

Fondata nel 2008 a Mountain View, nel cuore del centro di ricerca NASA e della Silicon Valley californiana, Singularity University è una comunità globale di formazione e innovazione che sostiene startup. Tra i suoi docenti ha personalità come Larry Keeley, considerato uno dei maggiori esperti mondiali in fatto di innovazione.

La tappa italiana è un’occasione per fare rete, business, far conoscer influencer e innovatori provenienti da ogni parte del mondo. All’evento c’erano uomini d’affari, visionari e personaggi che testimoniavano che il futuro è già qui. Tra le grandi presenze, David Orban l’uomo col microchip sotto pelle che può fare pagamenti o prendere un auto in car sharing senza tirar fuori la carta di credito o il telefonino, e Neil Jacobstein, docente di Intelligenza artificiale, lche aveva avvisato Kodak sul futuro fallimento (ma venne liquidato dall’azienda con un sorriso).

Presente, con Exponential Energy, anche Eni. Nell’are espositiva da 60 mq dove è possibile approfondire il modello energetico di Eni, grazie a tre modelli esperienziali in scala delle tecnologie Eni e al Data Lab interattivo. Il primo modello è dedicato alla tecnologia Waste to Fuel(W2F) che trasforma la frazione umida dei rifiuti solidi urbani in biocarburante; il secondo modello è il Building Integrated Photo – Voltaics (BIPV), progetto sperimentale di edificio autosufficiente dal punto di vista energetico con concentratori solari luminescenti (LSC, Luminescent Solar Concentrators) e con pannelli fotovoltaici flessibili (OPV, Organic Photo-Voltaics), nuova frontiera del fotovoltaico avanzato Eni. Il terzo modello riguarda il progetto Extir® Galileo, caratterizzato da un edificio con lastre isolanti ricavate da polimeri stirenici prodotti da Versalis, materiali plastici estremamente versatili e di elevata leggerezza, buone caratteristiche meccaniche, alto potere isolante e facile riciclabilità.

“Per Eni, sempre impegnata nella lotta al cambiamento climatico attraverso l’innovazione tecnologica, SingularityU offre l’opportunità di uno sguardo di insieme sulla trasformazione industriale in corso e sulla materialità delle tecnologie che possono incidere sul business come, ad esempio, robotica, intelligenza artificiale, energia, Internet of Things, nanotecnologie, Big Data e genetica. Il settore dell’energia potrà essere radicalmente cambiato dalle diverse forme di clean energy e storage, dalle misure di efficienza legate ai Big Data, dai nuovi materiali, dalla robotica, dai processi innovativi e da differenti forme di consumo”, si legge in una nota dell’azienda.

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