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Sette

Si riprende Alphabet (Google) e googla a Wall Street

Alphabet, la holding di Google, ha riportato risultati del secondo trimestre migliori del previsto. Festeggia il titolo in Borsa che è salito del 7%

Dimostrazione di forza del business della pubblicità su Internet per Mountain View. Ieri Alphabet, la capogruppo di Google, ha riportato risultati finanziari del secondo trimestre migliori del previsto. Dopo un primo trimestre deludente, la crescita ha registrato un aumento. Il mercato ha ben accolto la notizia, tanto che la valutazione del titolo in borsa è salita del 7,39% nelle contrattazioni after-hours.

I PROFITTI

Nei tre mesi al 30 giugno scorso, la società madre di Google ha registrato 9,95 miliardi di dollari di profitti contro i 8,27 miliardi dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

I RICAVI

Con entrate pari a 38,9 miliardi di dollari, in crescita del 19% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno, Alphabet supera le aspettative degli analisti (38,20 miliardi di dollari).

L’UTILE

Con un utile netto di 9,95 miliardi di dollari contro i 6,6 miliardi di dodici mesi fa, il colosso di Mountain View torna a rassicurare gli investitori. Nel primo trimestre del 2019, Alphabet aveva registrato la sua prima perdita di entrate dal 2012, sorprendendo molti investitori e facendo perdere al titolo il 10% nei tre mesi successivi. In termini di utili per azione, si è passati a livello pro forma a 14,21 dollari da 11,75 dollari, oltre 11,33 dollari attesi dagli analisti.

ANNUNCIATO BUYBACK, IL PIÙ GRANDE DELLA SUA STORIA

Nella call di ieri, Alphabet ha anche annunciato che il suo consiglio ha autorizzato il riacquisto di 25 miliardi di dollari delle sue azioni ordinarie di Classe C. La società di Mountain View ha chiuso il trimestre con  121,1 miliardi di dollari di liquidità, equivalenti di cassa e titoli negoziabili.

LE ENTRATE PUBBLICITARIE CONTINUANO A RALLENTARE

La crescita del settore pubblicitario di Google è migliorata del 19% su base annua rispetto al 17% su base annua registrato nel primo trimestre. Tuttavia, questi tassi registrano un calo rispetto alla crescita del 26% registrata in ciascuno dei primi due trimestri del 2018.  Ma a rassicurare gli investitori è bastato quel 19% che rappresenta comunque un miglioramento.

I PROGETTI IN PERDITA

Dal momento che la principale fonte di entrate, il business pubblicitario, sta crescendo più lentamente di prima, ora gli investitori sono ansiosi di vedere quanto Google è in grado di monetizzare le sue “altre scommesse”.

Alphabet ha dichiarato che le entrate dalle “altre scommesse”, ovvero le sue divisioni al di fuori di Google come la società di auto a guida autonoma Waymo, sono state pari a  162 milioni di dollari rispetto ai 145 milioni nel trimestre del 2018. Tuttavia, proprio in questi progetti “secondari”, Alphabet continua a registrare perdite importanti, quasi 1 miliardo di dollari.

COME PER FACEBOOK, LE MULTE NON INCIDONO

Lunedì, secondo quanto riferito, Google avrebbe acconsentito a pagare una multa di svariati milioni di dollari per aver raccolto illegalmente i dati dei bambini americani su YouTube, alla Federal Trade Commission, lo stesso regolatore che ha bastonato Facebook due giorni dopo.

Nonostante le multe salate, gli investitori non sembrano troppo infastiditi: così come hanno continuato a comprare azioni di Facebook prima e dopo della comunicazione dei risultati migliori del previsto, hanno fatto lo stesso con Alphabet giovedì.

NON C’È DA STAR TRANQUILLI

Tuttavia, è presto per tirare un sospiro di sollievo. Le sanzioni della settimana potrebbero essere soltanto la punta di un iceberg. Martedì il Dipartimento di Giustizia ha annunciato l’apertura di un’indagine più ampia sui colossi tecnologici. Sebbene non abbia nominato aziende specifiche, il dipartimento ha dichiarato che esaminerà le pratiche delle piattaforme online che dominano le aree, compresa la ricerca su Internet. E Google detiene circa il 90% della quota di mercato nella ricerca online negli Stati Uniti.

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