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Perché Leonardo-Finmeccanica ha snobbato Vitrociset (comprata da Fincantieri)?

Perché Leonardo-Finmeccanica non ha acquisito la Vitrociset in vendita che è stata invece rilevata da Fincantieri? Fatti, numeri, commenti e domande

Perché Leonardo-Finmeccanica non ha acquisito la Vitrociset in vendita che è stata invece rilevata da Fincantieri? E’ la domanda che si pongono molti addetti ai lavori dopo l’operazione annunciata nei giorni scorsi.

FINCANTIERI E MERMEC COMPRANO VITROCISET

Vitrociset è passata di mano. Fincantieri, fra i leader mondiali della cantieristica e della navalmeccanica, e Mer Mec del gruppo Angel di Vito Pertosa, attiva nei treni di misura e sistemi di sicurezza, hanno firmato un accordo per l’acquisizione congiunta e paritaria del 98,54% di Vitrociset. Fincantieri è controllata con il 71,6% da Fintecna (Cdp, all’80% del Tesoro).

CHE COSA FA VITROCISET

Il gruppo Vitrociset è specializzato in informatica e alta tecnologia e opera nella difesa, sicurezza, spazio, servizi al traffico aereo, con molti appalti di ministeri (Difesa, Interno, Esteri), organizzazioni internazionali (Nato), agenzie europee (Esa), aziende (Lockeed Martin per l’F-35, Unicredit, Enav), forze armate e forze di polizia.

“Insomma, un gruppo strategico per la clientela servita e per lo stesso governo, al di là del fatto che in bilancio l’azienda evidenzi un indebitamento abbastanza elevato se confrontato con la marginalità”, ha chiosato Carlo Festa sul Sole 24 Ore di giorni in cui per primo aveva scritto del deal in fieri.

I CONTI DI VITROCISET

Quali sono i conti 2017 di Vitrociset? Sul rendiconto consolidato del gruppo c’è una “sintesi pro-forma Ias dei risultati economici della capogruppo Vitrociset spa”.

Il valore della produzione è scesa dai 141 milioni di euro del 2016 a 137 milioni di euro. Il prospetto poi indica in 984mila euro la perdita delle attività di funzionamento nel 2017 rispetto a un utile di 655 mila euro dell’anno precedente.

LO SCENARIO PER FINCANTIERI

In questo modo Fincantieri – che rileverà Vitrociset con la società pugliese Mer Mec – continua la fase di espansione con partecipazioni e acquisizioni che vanno al di là della cantieristica, facendo mugugnare Leonardo (ex Finmeccanica) per la potenziale concorrenza che si potrebbe innescare con il gruppo partecipato dal Tesoro. C’è anche un altro aspetto da considerare, visti i mugugni del gruppo presieduto da Gianni De Gennaro e capitanato dall’ad, Alessandro Profumo: perché Leonardo non ha considerato strategica Vitrociset?, non ha voluto comprarla?, e perché?, non ha i mezzi per farlo? Domande al momento senza risposta.

L’ANALISI DI NONES

L’operazione di Fincantieri su Vitrociset è stata elogiata prima dell’ufficializzazione da un esperto della mondo della difesa come Michele Nones, consigliere scientifico dell’Istituto Affari Internazionali (Iai) e già consulente dell’ex Finmeccanica, che alla rivista Airpress ha detto: “Nel mondo della difesa ciò che conta adesso è padroneggiare i sistemi e non le singole parti. Se poi a questo aggiungiamo il fatto che la parte elettronica è divenuta predominante, ben si capisce la strategia di Fincantieri nei confronti di Vitrociset: aumentare le sue competenze nel segmento dell’elettronica navale, al momento poco sviluppate”.

IL COMMENTO DI ARPINO

“La caratteristica precipua di Vitrociset è il connubio fra comando e controllo in tutte le fasi e le sfumature di processo. Con sinergie tra settori civili e militari. Una forza per Vitrociset. Ora si potrebbe ipotizzare in prospettiva che a Fincantieri vada il militare e in Mermec il civile”. Così Mario Arpino, già capo dell’Aeronautica e della Difesa, dal 2002 al 2012 presidente di Vitrociset, ha commentato con Start Magazine l’operazione. Secondo Arpino, dunque, “c’è il rischio di uno spacchettamento in effetti. Ma così si snaturerebbe Vitrociset”. Infine Arpino ha un domanda: “Perché Leonardo (ex Finmeccanica) non ha acquistato Vitrociset, mentre si è fatta avanti Fincantieri? E’ un interrogativo legittimo – dice Arpino – Ricordo comunque che in passato Finmeccanica aveva una quota di Vitrociset, aveva la possibilità di incrementarla, ci fu anche una delibera del cda ma poi Finmeccanica non solo non salì nel capitale ma ridusse la sua partecipazione”.

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