L’Italia dovrebbe “salire a bordo” del programma britannico del caccia Tempest. Questo l’auspicio di Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo-Finmeccanica, nel corso di un briefing tenuto ieri con la stampa a Roma che anticipa la partecipazione della società al Salone parigino dell’aerospazio di Le Bourget.
“Il tempo passa”, ha sottolineato Profumo, ricordando come Leonardo sia già coinvolta nel programma varato da Londra l’anno scorso e auspicando che l’Italia “salga a bordo del progetto in quanto Paese”.
CHE COSA AUSPICA PROFUMO DI LEONARDO-FINMECCANICA SU TEMPEST
Un consiglio, quello del capo azienda del gruppo Leonardo-Finmeccanica, che segue i medesimi suggerimenti arrivati dai maggiori centri studi del settore proprio sul caccia di sesta generazione, anche perché la Germania sta stanziando i primi fondi per il progetto franco-tedesco Fcas.
LE TENSIONI NELLA DIFESA
Da tempo si attende infatti che il ministero della Difesa retto da Elisabetta Trenta (al centro in questi giorni di tensioni e critiche non solo politiche) si esprima circa l’adesione italiana al Tempest, caccia destinato a rimpiazzare i caccia Eurofighter Typhoon a partire dal 2030.
LA CONCORRENZA TRA I DUE PROGRAMMI
L’amministratore delegato dell’ex Finmeccanica ha poi ricordato come allo stato attuale in Europa siano presenti due programmi per un velivolo da combattimento di nuova generazione, Tempest e il franco tedesco FCAS. “Vediamo nel tempo cosa succederà’”, ha aggiunto Profumo.
LE ANTICIPAZIONI DI PROFUMO (LEONARDO-FINMECCANICA)
Tra le anticipazioni rivelate da Profumo, debutterà a Le Bourget il nuovo drone della famiglia Falco, “un velivolo unmanned per noi estremamente importante”.
LE CARATTERISTICHE DEL NUOVO FALCO
Il «nuovo Falco» pesa più di una tonnellata, può trasportare un carico fino a 350 kg, il doppio del Falco Evo, con un’autonomia fino a 24 ore rispetto alle 16 ore dell’Evo, ha scritto il Sole 24 Ore.
LA TEMPISTICA SULLA OPERATIVITA’
Il nuovo velivolo teleguidato, il cui prototipo inizierà nelle prossime settimane le campagne di volo sperimentale da aeroporti italiani, raggiungerà entro il 2020 la capacità operativa iniziale.
IL COMMENTO DI ANALISI DIFESA
Benché appartenga alla stessa categoria MALE (Media altitudine lunga autonomia) degli statunitensi Predator non verrà sviluppata per ora una versione armata ma solo la configurazione da sorveglianza, ha sottolineato Analisi Difesa.
LE PAROLE DI PROFUMO DI LEONARDO
Profumo ha definito «un velivolo per noi particolarmente importante il nuovo Falco, perché già utilizzato dalle Nazioni unite per monitoraggio. Vediamo altre opportunità interessanti». Compresa la possibilità di sostituire i Predator A che stanno uscendo dal mercato.
I DETTAGLI SUL NUOVO VELIVOLO COMMERCIALE ATR
Profumo ha poi anticipato la presentazione del nuovo velivolo commerciale ATR “Stol”, un Atr 42-600 che sarà in grado di atterrare su piste di 800 metri invece degli attuali 1.100 e sarà sul mercato nel 2022 aumentando in modo significativo il numero di aeroporti su cui possono operare gli ATR 42. “Sono una cinquantina gli aeroporti nel mondo con piste di 800 metri” ha sottolineato Profumo.