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Internet è spacciato? Arriva Solid

I dati degli utenti non sono più al sicuro in Internet. Così il creatore del World Wide Web, Tim Bernrs-Lee, ha annunciato un nuovo web: Solid

“Il web moderno è diventato un motore di iniquità e divisione”. A rinnegare Internet è lo stesso padre che lo ha fondato 30 anni fa.
Tim Berners-Lee, l’inventore accreditato del World Wide Web, ha annunciato una nuova iniziativa per mettere fine al dominio dei giganti tecnologici Facebook, Google&Co che non tutelano i dati degli utenti (Cambrige Analytica remember).
Oggi Internet “è influenzato da potenti forze che lo usano per i propri obiettivi. Abbiamo raggiunto un punto critico, un cambiamento è possibile”, spiega Berners-Lee.

SOLID È LA RISPOSTA

Per riportare i dati alle persone Berners-Lee propone Solid: una piattaforma open source basata sul web esistente che ti dà il controllo sulle tue informazioni personali e ti consente di decidere dove esse sono memorizzate, chi può visualizzarle e quali app possono accedervi.
Le aziende come Facebook avranno quindi il permesso di utilizzare parte dei dati, ma tale permesso può anche essere ritirato in qualsiasi momento.
Tutto ruota attorno ‘Solid POD’ definito come “un vostro sito Web privato con i dati interoperabili con tutte le app”. In pratica, è una sorta di silos dove vengono immagazzinate tutte le nostre informazioni personali che verranno “linkati” dall’esterno per poter essere utilizzati. Se Solid venisse adottato diffusamente, tutte le tue app potranno comunicare tra loro utilizzando lo stesso set di dati, che tu e solo tu controlli.

AUTENTICAZIONE FAI-DA-TE

Inoltre, con Solid POD si mette fine al “login con Facebook” o “login con Google” nel processo di autenticazione. Invece di fare affidamento a servizi di terze parti sarà dunque possibile sfruttare il Solid POD anche per comunicare la propria identità.

IL PROGETTO DI BERNERS-LEE

Dietro l’iniziativa Solid, sviluppata in collaborazione con il MIT, c’è la società Inrupt, di cui Berners-Lee è fondatore. L’obiettivo di Inrupt è “fornire energia commerciale e un ecosistema per proteggere l’integrità e la qualità del nuovo web costruito su Solid “, precisa Berners-Lee. Un ecosistema al di fuori della Silicon Valley: come ha sottolineato Fast Company, al momento Inrupt non sta collaborando né con Facebook né con Google su Solid.

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