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Google Pay

Google Pay, Apple Pay, Mobile Pay, Samsung Pay e non solo. Ecco come procede la guerra sui pagamenti digitali

Tutte le ultime novità nel settore dei pagamenti digitali tra i grandi gruppi con un sottofondo geopolitico fra Usa, Asia ed Europa

 

Al momento la sigla EMPSA dice ben poco. È l’acronimo di European Mobile Payment Systems Association, il neonato consorzio per i pagamenti digitali che riunisce alcuni big dell’Europa continentale: in rigoroso ordine alfabetico la belga Bancontact Payconiq Co., Bluecode (Germania e Austria), MobilePay (Danimarca e Finlandia), Sibs /MB Way (Portogallo), Twint (Svizzera), Swish (Svezia) e Vipp (Norvegia). Ma molto presto potrebbe diventare presenza ricorrente in tutte le transazioni online che faremo. Ma andiamo con ordine.

EMPSA, UN ATTORE TUTTO EUROPEO

L’obiettivo di EMPSA è permettere al Vecchio Continente di dire la propria in un settore che, fino a oggi, è stato monopolizzato dagli statunitensi con Apple Pay e Google Pay. La progressiva digitalizzazione delle compravendite (e del denaro) ha comportato infatti a un progressivo interessamento per il settore da parte di molteplici attori. Non solo Google e Apple perché, come ricordava il recente report della Casaleggio Associati, anche l’Asia si prepara ad atterrare nel mercato con una formazione a due punte, schierando da un lato Samsung Pay e, dall’altro, Huawei Pay.

OCCORRE FARSI LARGO TRA USA E ASIA

In mezzo si posiziona appunto la Vecchia Europa, che tenta di recuperare il gap tecnico e di non restare schiacciata tra Est e Ovest anche sulla battaglia del contante elettronico. Del resto, come rimproverava soltanto qualche mese fa l’ultimo report di Ambrosetti (vera e propria autorità in materia per aver costituito la Community Cashless Society, una piattaforma finalizzata alla produzione di idee e contenuti sui pagamenti elettronici), l’Ue accoglie al suo interno diversi Stati ancora tanto, troppo affezionati al contante, tra cui ovviamente il nostro.

COSA SAPPIAMO DI EMPSA

Tornando a EMPSA, al momento non ci sono ancora molti dati. Si sa solo che il consorzio avrà sede a Zurigo e sarà presieduto da Søren Mose, presidente del consiglio di amministrazione dell’elvetica Twint, mentre alla vice presidenza ci sarà Anna-Lena Wretman, della svedese Swish (società da 6 milioni di utenti che consente il pagamento tramite QR). A chiudere il board il vice CEO e CFO di Twint, Anton Stadelmann, sarà il segretario generale.  Con ogni probabilità, è facile che le varie società che la compongono si alterneranno su queste tre poltrone. Così come è facile che già nei prossimi mesi si aggiungano altri attori presenti in Europa. Intanto questa alleanza di 7 società copre già oltre 25 milioni di utenti. Che per iniziare non è affatto poco, ma pesa l’assenza di protagonisti mediterranei.

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