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Zte Huawei

Germania, Spagna e Bahrain snobbano Trump e si fidanzano con Huawei e Zte

Germania, Spagna e Bahrain scelgono la tecnologia di Huawei e Zte nella loro corsa al 5G. Tutti i dettagli

Huawei e Zte battono Trump 3 a 1. E forse anche qualcosina più, se consideriamo Italia e resto d’Europa. Se è vero, infatti, che qualcuno, dopo l’allarme lanciato dagli Usa sulla sicurezza e l’ipotesi di spionaggio della Cina, tramite le tecnologie 5G di Huawei eZte, ha pensato di boicottare le due società di Shenzen, altri non vedono motivo di escludere le aziende dalla loro corsa verso la nuova frontiera di internet.

E’ il caso, per esempio, della Germania che dopo alcuni tentennamenti non ha ritenuto opportuno escluderla dalla gara per il 5G. E’ il caso di Bahrain che prevede di lanciare una rete mobile commerciale 5G entro giugno, utilizzando in parte la tecnologia Huawei. O della Spagna che ha scelto Zte. Tutti i dettagli.

LA GERMANIA CI RIPENSA

Trump sembrava aver convinto la Merkel: la tecnologia Huawei rappresentava un pericolo per la sicurezza del Paese. Sembrava, perché la Germania, ora, ci ripensa e ha deciso, secondo quanto scritto oggi dal Financial Times, di non escludere il gigante della tecnologia cinese dalla gara per le reti 5G del Paese, in assenza di “indicazioni concrete” da parte americana contro il gruppo di Shenzhen.

L’annuncio del cambio di programma è arrivato direttamente da Jochen Homann, presidente dell’agenzia federale di Internet, il Bundesnetzagentur, che ha affermato: “Nessun fornitore di attrezzature, incluso Huawei, dovrebbe o potrebbe essere specificamente escluso”.

NESSUNA PROVA

L’allarme americano, secondo la Germania, non sarebbe supportato da prove. Homann ha detto al Financial Times che “non ci sono indicazioni concrete contro Huawei” e che non “è a conoscenza di altri organi in Germania che abbiano ricevuto indicazioni affidabili”.

ESCLUDERE HUAWEI AVREBBE CONSEGUENZE IMPORTANTI

La scelta di non escludere la società di Shenzen dalla gara per il 5G ha anche delle motivazioni pratiche ben precise: Deutsche Telekom e i competitor utilizzano la tecnologia cinese. Escludere Huawei provocherebbe seri problemi per il gruppo tedesco di telefonia.

UNA SCELTA STRATEGICA

Non solo. “In più Huawei detiene un gran numero di licenze in questo mercato. Se Huawei fosse esclusa, questo porterebbe a ritardi nel lancio dei network digitali”, ha affermato Homann. Huawei, nata nel 1987, ha infatti al 4 febbraio 2019 ben 1.529 brevetti per il 5G. Un numero che supera di gran lunga quello di Nokia, che ha presentato 1.397 brevetti (qui i dettagli).

IL TRADIMENTO DI “BAHRAIN”

Anche il Bahrain, quartier generale della Quinta Flotta della Marina degli Stati Uniti per pattugliare diverse importanti rotte di navigazione, prevede di lanciare una rete mobile commerciale 5G, entro giugno, utilizzando, in parte la tecnologia Huawei.

VIVA Bahrain, una consociata della società di telecomunicazioni controllata dallo stato saudita STC, come racconta Reuters, lo scorso mese ha firmato un accordo per utilizzare i prodotti Huawei nella sua rete 5G. Ed è solo una delle aziende del Golfo che si affidano alla Cina.

“Non ci interessano” le preoccupazioni americane “finché questa tecnologia soddisferà i nostri standard”, ha detto a Reuters il ministro delle telecomunicazioni del Bahrain, Kamal bin Ahmed Mohammed.

ANCHE LA SPAGNA SCEGLIE LA CINA

In Spagna è Zte a fare la differenza. A Valencia, l’operatore francese Orange ha effettuato la prima chiamata in 5G e realizzato la prima trasmissione completa di dati su una rete mobile internet di ultima generazione, grazie alla tecnologia cinese Zte.

La chiamata è stata effettuata in modalità stand alone completa (prima volta in Europa): la rete 5G è stata costruita in modo indipendente dai sistemi attuali, consentendo di sperimentare e quindi migliorare la rete di ultima generazione (qui l’articolo di approfondimento).

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