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Guerra legale tra Fujifilm e Xerox, tutti i dettagli

Fujifilm ha fatto causa al marchio storico di stampanti e fotocopiatrici Xerox per oltre 1 miliardo di dollari. La società di fotocamere giapponese accusa Xerox di aver violato il contratto riguardo l’imminente fusione. La colpa sarebbe tutta di due azionisti attivi di minoranza…. Fuji Xerox non s’ha da fare. E non “s’è fatta” la fusione…

Fuji Xerox non s’ha da fare. E non “s’è fatta” la fusione annunciata a inizio anno tra la storica produttrice di stampanti americana Xerox e la giapponese Fujifilm dal valore di 6,1 miliardi di dollari. Ma Fujifilm non ci sta e ha citato in giudizio Xerox per presunta violazione di contratto per una causa da un miliardo di dollari. Ecco i dettagli.

L’ANTEFATTO: FUJI XEROX

Le società avevano concordato a gennaio una complessa operazione che avrebbe fuso la Xerox nella joint venture asiatica Fuji Xerox, dove Fujifilm avrebbe posseduto il 75% delle azioni e Xerox il 25%. La struttura del deal prevedeva che in seguito Fujifilm avrebbe posseduto il 50,1 percento delle azioni ordinarie di Xerox e gli azionisti di Xerox avrebbero ricevuto un dividendo speciale di 2,5 miliardi di dollari.

LO ZAMPINO DEGLI AZIONISTI ATTIVI

La svolta asiatica proprio non è piaciuta ai due azionisti attivi di Xerox, Carl Icahn e Darwin Deason, che hanno portato la società americana a rinunciare ai piani per fondersi e a sostituire il ceo Jeff Jacobson. Icahn e Deason, che insieme possiedono più di un decimo di Xerox, hanno esercitato pressioni sull’accordo sostenendo che sottovalutava Xerox.

ACCORDO IN FUMO

La fusione è stata ufficialmente scartata lo scorso 13 maggio da Xerox, come da piano di Icahn e Deason. A rimetterci è stato anche il ceo Jacobson, accusato dai due di spinger per la fusione per mantenere la poltrona.  Jacobson è stato sostituito dall’ex dirigente di IBM e Hewlett-Packard John Visentin mentre Keith Cozza di Icahn Enterprises – Icahan come Carl Icahn non a caso – è stato nominato presidente del consiglio di amministrazione.

LA REAZIONE DI FUJIFILM

“È incoerente con la democrazia degli azionisti permettere a Carl Icahn e Darwin Deason, azionisti di minoranza con solo il 15% delle azioni di Xerox, di dettare il destino della società” aveva dichiarato Fujifilm in una nota. Ma il disappunto è passato dalle parole ai fatti e Fujifilm ha depositato una denuncia presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti a Manhattan contro Xerox. La società giapponese accusa la controparte americana di aver intrapreso un “intenzionale ed egregio comportamento” dopo l’annullamento della fusione. Secondo Fujifilm la società di fotocopiatrici ha raggiunto un accordo con Icahn e Deason consegnando di fatto il controllo a una nuova direzione.

LA RISPOSTA DI XEROX

In una dichiarazione di lunedì, Xerox si è detta “estremamente fiduciosa” che la precedente commissione abbia agito correttamente nel chiudere la transazione, “a causa, tra l’altro, dei problemi di contabilità irrisolti di Fuji Xerox”, la joint venture delle società.

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